Secondo capitolo della “Ghost Trilogy”.

Ci troviamo in territorio Atmosferic Black Metal.

“Her Ghost Is a Skygazer” è un lavoro che conferma in pieno le qualità della band.

Il punto di forza dell’album è rappresentato dalla sua eleganza e dal suo equilibrio.

I pezzi si snodano tutti accarezzati da una patina delicata e scura allo stesso tempo, malinconica e feroce, nella quale il suono crudo e freddo della chitarra, unito ad uno screaming disperato e tagliente, fanno da contraltare ad un uso sapiente del Synth e ad arpeggi sospesi e sognanti.

L’alternarsi e il fondersi continuo di queste due anime da vita ad un viaggio molto intrigante, quello verso i meandri più bui della nostra mente.

Ed in questo viaggio siamo accompagnati lentamente, per mano, senza eccessivi scossoni. Il che, beninteso, nulla toglie allo spessore e all’intensità di cui sono capaci gli Erensyrah.

Il giusto equilibrio viene assicurato anche dalla produzione nella quale, molto opportunamente, le chitarre sono mantenute ad un volume più basso rispetto ai suoni del sintetizzatore, garantendo in tal modo quel mood opaco e confortante che ci avvolge dall’inizio alla fine.

Buonissimo anche il lavoro della sezione ritmica, che non si adagia mai su tempi “da metronomo”, preferendo invece lanciarsi in bellissimi arabeschi e contrappunti.

Un album da ascoltare preferibilmente di sera, quando tutti vanno a letto, magari in cuffia. Va assaporato senza frenesia.

E se gli concederete la giusta attenzione vi ricambierà, ve lo garantisco.

Maurizio Gambetti