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Black Code

BLACK CODE - Black Code
(2023 - Autoprodotto)voto:
È dalla Sardegna che il metal si fa largo per farsi conoscere con nuove formazioni.
Beh tanto nuove non direi. I Black Code sono una band nata nel 2013, ad Oristano.
Fino adesso avevano calcato palchi di tutta Sardegna per diffondere l’inconfondibile Heavy Metal dei Black Sabbath, come cover band e lo hanno portato a termine molto bene.
Nel frattempo hanno deciso che non gli bastava più suonare i Black Sabbath, o meglio, volevano provare a diffondere il loro sound.
Ecco qua che si presenta il loro primo ed omonimo album, con pezzi inediti, scritti ed arrangianti proprio da loro. Purtroppo per divergenze artistiche la formazione ha cambiato due elementi prima di trovare il giusto assetto e partire per questa nuova esperienza. Ad oggi la formazione recita: Marco Ricci alla voce, Claudio Carta alla chitarra, Maurizio Mura al basso e Giorgio Flò alla batteria.
Dalle spiagge bianche, caraibiche di Oristano ecco “Black Code”; un album composto da nove pezzi per poco più di mezz’ora di buona musica.
Il full lenght presenta influenze nettamente classiche, heavy metal anni ’70; possiamo proprio intuire che parte (gran parte) del loro lavoro, del loro modo divedere il metal, si basa sull’ispirarsi ai Black Sabbath.
Suonano davvero bene con una tecnica discreta e i pezzi sono molto belli ed orecchiabili.
A i primi ascolti i Black Code possono risultare basilari, forse anche troppo ma invece ci accorgiamo che riproducono un sound e riff classici che tutto sommato sono molto carini e di facile ascolto.
Il loro modo di vivere e concepire il metal li lascia troppo classici ma ciò non significa “sbagliato” ma solo che vogliono diffondere le loro visioni sottoforma di questi sounds.
Per un ascoltatore di metal accanito e appassionato, che conosce a pieno il metal, possono risultare senza ritmo, dove la batteria si ostina a fare le basi, senza eccedere e la chitarra cavalca a pieno gli anni ’70.
Si può capire l’impegno e la dedizione inserita in questo album da parte dei componenti, di tutti loro e si percepisce la passione per la musica e proprio per questo, i brani sono interessanti ed orecchiabili ma ciò non significa che sia finita qua anzi, un punto di partenza per migliorare il sound e alcuni aspetti di registrazione ed arrangiamenti, sui quali non si smette mai di migliorarsi.
Fefo Wylde