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Que te Pasa?

TrackList
01. Intro
02. Che Numero Sei
03. Delirio
04. Pequeno Punk
05. Panico
06. Il Giorno del Giudizio
07. Spazio Blu
08. No Te Quiero Mas
09. X Sempre
10. The Big Rasta Man
OUT OF MIND - Que te Pasa?
(2011 - SG Records /Twilight/Andromeda)voto: 5.5/10
Arrivano al secondo album (se non vado errato) gli Out of Mind band maceratese attiva dal 2004, il precedente "Novantanovepercento" non è mai stato recensito dalla nostra webzine perchè non ritenuto all'altezza dal recensore a cui fu affidato.. Lo sarà questo "Que te Pasa?"? La domanda sorge spontanea dopo un paio di ascolti. La commistione punk '77 con lo ska ha spesso dato buoni frutti, nel caso degli Out of Mind sono un pò interdetto, perchè se alcuni brani coinvolgono e sprizzano energia altri non sono così adrenalinici. Fattore non secondario le voci dei due cantanti, che a mio modesto parere non sono molto adatte al genere, ma tutto si potrà risolvere in futuro. Il dubbio che mi sovviene è: ma gli Out of Mind strizzano l'occhio a un pubblico di teenager o a un pubblico più adulto? Nel secondo caso la vedo dura che possano sfondare le porte di vecchi punk/rockers, non bastano i testi che molto spesso sfociano nel sociale, ma che ormai sotto certi aspetti hanno fatto il suo tempo. Se si punta ai giovani spero che i loro testi possano servire ad una presa di coscienza che spesso tra i giovani sembra mancare nei confronti di ciò che li circonda. Passando ai brani l'iniziale "Che Numero Sei" la trovo un pò immatura, mentre mi piace l'aggressività di "Delirio"! "Pequeno Punk" con i suoi inserti ska (con tanto di tromba e sax) mi fa pensare agli SKA-P che ovviamente però son di altro spessore. "Panico" oltre che per il bel testo si distingue per i cambi di ritmo e per la sfrenatezza che contiene nel sound. Stessa sorte per "Il Giorno del Giudizio", mentre "Spazio Blu" strizza l'occhio a sonorità più tendenti al metal, ma alla lunga stanca. "No Te Quiero Mas" vira nuovamente allo ska/reggae e sicuramente in sede live farà sfracelli, ma a me non riesce a coinvolgere neanche quando si sposta su di un sound più massiccio, ha un non so che di risentito. Credo che la band abbia notevoli margini di miglioramento, e me ne dà conferma "X Sempre" che a livello di songwriting è quella che mi convince di più. Ecco la chiave è quella, riuscire ad uscire da un sound troppo scontato, immettendo qualcosa di proprio, tutto qui perchè alla fine se si ascoltano a lungo fattori positivi se ne trovano. La conclusiva "The Big Rastaman" sembra più goliardica che altro e non mi fa dire nulla in più a ciò che già ho scritto. Da notare la traccia nascosta alla fine del cd che pare esser un'accozzaglia di sampler di vari brani in versione elettronica. Rimandati alla prossima, non me ne vogliate ma ho una concezione diversa del punk.
Klaus Petrovic