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The Divine Tragedy

TrackList
01. Overture
02. Everybody
03. N-Crypt (feat. Moontear from Circus Of Damnation)
04. K-Time
05. In The Name Of Shit
06. Pandora (feat. Dusk Soprano from Circus Of Damnation)
07. Natural Born Sinners
08. 0-8-0 (The Divine Tragedy)
09. Hidden Truth
10. Dance With The Devil
11. Anthem
12. The Falling Page (feat. Pi Greco from Digital Purpurea)
NO FORGIVENESS - The Divine Tragedy
(2011 - Autoprodotto)voto: 6.5/10
I No Forgiveness sono un duo proveniente da Torino e fautori di un progetto musicale piuttosto originale ed alternativo. Holy Smoke (voce) e Celesh (chitarra), entrambi curano gli arrangiamenti elettronici, giungono al terzo album intitolato "The Divine Tragedy". E' un concept album dal sapore decadentistico ed incentrato sulla Divina Commedia di Dante Alighieri. Dodici tracce quindi, un viaggio strano, costruito con sonorità che si potrebbero catalogare nel genere Industrial. Però, se si ascolta con attenzione il disco, si possono scovare influenze EBM , Dark , Gothic ed Alternative. Non sono facilmente catalogabili perchè il tutto viene mescolato con sapienza, dando un tocco catchy ai brani che hanno sempre chitarre sature e Drum Machine in primo piano. I Nostri hanno anche del gusto nel voler sperimentare, esempio lampante è la traccia Everybody che ha, come apertura, un sample della celebre "Gonna Make You Sweat" dei C+C Music Factory. Sono diverse le trovate sonore che i No Forgiveness inseriscono nella loro proposta. Dall'intro "Overture" alla conclusiva "The Falling Page", si cita il Sommo Poeta (come anticipato ad inizio articolo). Muro di chitarre e cori lirici nella strumentale "Pandora" [Feat. Dusk Soprano from Crysalis], oppure l'evocativa "In The Name OF Shit" dove al suo interno le trame e le melodie s'intrecciano. Citerei anche "Natural Born Sinners" e "0-8-0 (The Divine Tragedy)" come episodi carichi di impatto emotivo. Si possono trovare influenze del Reverendo Marylin Manson come qualcosa dei NIN di Trent Raznor. Tutto il disco ha diverse sonorità miscelate tra loro, ed è questa la bravura dei due musicisti. La produzione è buona così come gli arrangiamenti, i sampler utilizzati, e le parti tastieristiche. Questo dimostra competenza tecnica e bravura. Ovviamente il genere deve piacere. Per chi ama l'Industrial, l'EBM o l'alternative, troverà pane per i suoi denti. Sicuramente gli appassionati apprezzeranno quest'album. Potrebbe essere una piacevole "distrazione" invece per chi, come il sottoscritto, ascolta altri generi musicali e non sono propriamente amanti di queste sonorità. Un plauso ad Holy Smoke e Celesh per il coraggio e la voglia di creare musica originale e suonata con passione.
Daniele Orlandi