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Recreation "The Day of Mind"

GABRIELE BELLINI - Recreation "The Day of Mind"
(2012 - Gatti Promotion)voto: 8/10
Partendo dal fatto che questa opera, potrebbe benissimo essere in due parti (è un mio pensiero personale), si può capire quanto possa essere complesso il suo contenuto.
Badate bene che ho usato il termine "complesso" e non "lungo o noioso"; infatti il mio pensiero mi dà ragione perchè qua dentro troviamo del materiale veramente disturbante e a dir poco apocaliptico che dà luogo ad un qualcosa di veramente ambizioso.
Partiamo dalla "stranissima" opener "Plastic Head" veramente sconvolgente e soprattutto potente; nel senso che la somma tra riff di chitarra moderni e effetti sonori, sicuramente studiati, danno origine ad un pezzo "malato" e disturbante .
La seconda traccia "Ahead-X Time" posso considerarla veramente la migliore dell' album.....il chitarrista e il tastierista qua danno mostra di grande sensibilità nel creare atmosfere da "Armageddon" creando a mio avviso, una sottile linea tra il rock moderno e il suono psichedelico alla Tangerine Dream (grande band rock-elettronica annni 70); quest'ultima caratteristica avviene ancora di piu' nella traccia seguente, dove riff di stampo crossover si uniscono a grandi suoni di synth...cosa dire veramente da colonna sonora ..!!!!
La prima parte di quest'opera si presta quindi alla sperimentazione e all' effettistica, cosa che continua anche nella seconda parte ma in maniera diversa.
Gia' dalla sesta traccia del disco l'atmosfera cambia quasi di netto; infatti ci troviamo davanti a un pezzo acustico molto di derivazione Pink Floyd (periodo anni 70), e così "Air"si rivela un pezzo molto progressivo e positivo, stupisce ancora una volta l'uso della componente elettronica .
Con la settima traccia invece c'è il ritorno alla sperimentazione, qua è la tastiera che fa da padrona al tessuto sonoro creato dal chitarrista ...con un buon risultato da tutte e due le parti; non è assolutamente cercare di unire suoni di estrazione diversa, bisogna riconoscere le grandi capacita' di questa band nell'andare oltre agli schemi .
La decima canzone "Stop the Geiger"dimostra decisamente cosa significa sperimentare ......suoni di chitarra pulita si uniscono a parti di batteria (probabilmente campionata) e linee di basso lineari ma allo stesso tempo schizzate.
Come avrete capito stiamo parlando di un progetto molto d'avanguardia e particolare, in cui l'uso dell'elettronica crea un tessuto sonoro dove riff di chitarra moderni si uniscono a componenti d' effettistica e ad assoli tecnici ma con quel "feeling" necessario per far si che le melodie possano entrare in testa in modo efficace .
Un'altra caratteristica a mio avviso molto importante, è il cambio di umore e sensazioni che affiorano durante l'ascolto; le prime songs molto spaziali ma anche molto oscure, da metà disco fino alla fine invece si respira un'aria molto piu' progressiva e positiva.
Non è assolutamente facile molto spesso riuscire a comunicare un qualcosa nel campo artistico, bisogna dare un grande merito all'Artista in questione e alla sua band .
In definitiva, consiglio caldamente questo disco a tutti: sia a chi ama la sperimentazione e la musica "spaziale" sia a chi crede che la tecnologia moderna sia "fredda".
Ascoltare per Credere......
Domenico "Stargazer "