"God Bless Rock 'n Roll" recita la scritta nel logo di questo accattivante power trio veronese ed è proprio un piacevolissimo concentrato di grezzo e genuino rock'n'roll quello che ci propongono Loris Marchiori (voce e chitarra), Martino Pighi (batteria) e Alberto Bianchi (basso e cori).

Probabilmente i più avvezzi alla critica avranno pane per i loro denti nel sottolineare come dischi del genere riportino riff e linee trite e ritrite nell'ambito musicale succitato, ma la questione ed il mio personale punto di vista è il seguente: se un album viene scritto, suonato e registrato, quindi sudato con la giusta attitudine, con ottime sonorità e con soluzioni che risultano per un certo verso banali ma comunque sempre vincenti e mai noiose, perchè non "dare a Cesare quel che è di Cesare"?

Il disco si apre con la titletrack che mette ben in chiaro le intenzioni della band e prosegue con una serie di song tirate al punto giusto fra le quali trova spazio anche qualche brano più disteso come “Her love is stronger than my pain” o dalle sonorità vagamente indie come “Before sweet” (che per alcuni passaggi mi ha ricordato i One Dimensional Man di “You Kill Me”). Unico filler che a mio avviso non rende giustizia ai nostri è la conclusiva “Priscilla”, probabilmente “Global Revolution” avrebbe avuto più degna conclusione con l’originale “Too late”, ma de gustibus…

Complimenti quindi ai Ratzmataz che speriamo lavorando sodo diano al successore un briciolo di personalità in più: le basi ci sono tutte… e che dio benedica il Rock ‘n Roll!

Marco "Sappa" Nicoli