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Heroes of Other Times

TrackList
1. Timoria
2. Song For Charlotte
3. Heroes Of Other Times
4. Unchained Soul
5. The Drowned And The Saved
6. Fathers Of Liberty
7. Seventh Undertaking
IRAWAY - Heroes of Other Times
(2012 - Autoprodotto)voto: 8.5/10
A volte leggo commenti nei vari social network in cui anche esperti del settore dicono che in Italia non esce mai nulla di valido. Io non sono mai stato d'accordo su questo e ne ho un'ennesima dimostrazione. Certo se si parte dal presupposto che c'è chi mi considera un non conoscitore di musica allora saltate piè pari questa mia nuova recensione ed andate a sentirvi una bella cover band, io preferisco di gran lunga questi Iraway!
In giro da meno di due anni e di età giovanissima, il sestetto romano sorprende non solo per le qualità tecniche ma anche per una buona dose di sfacciataggine positiva in sede di composizione, non sembrano infatti pischelletti ma navigati musicisti, che amano mischiare varie influenze per tirare fuori un prodotto di metal/crossover alquanto sperimentale che a me per esempio nel brano "Song for Charlotte" ricorda alcuni episodi dei mitici finnici Waltari una delle migliori band anni 90! Sorprendenti in tutti i sensi considerando che quando i Waltari erano in auge loro magari manco erano nati, e chissà magari manco li hanno mai sentiti nominare, ma questo non cambia il senso delle cose. Dimenticavo l'opener "Timoria" è davvero spettacolare.
Con la titletrack la sperimentazione dei romani raggiunge vette molto alte, sempre in un bell'alternarsi di stili e generi in cui la voce di Jacopo Riccioletti esplode in tutto il suo furore accompagnato in questo anche da Catherine Linton che oltre a cantare esibisce grandi doti alle keyboards nei passaggi più propriamente progressive di questo Ep! Affascinato da cotanta bravura proseguo ripetutamente l'ascolto e mi imbatto nella sperimentalissima "Unchained Soul" che passa da momenti più rilassati ad altri furoreggianti, con intrecci chitarra tastiere basso e batteria veramente sorprendenti. E qui il plauso va a tutta la band che finisco di nominare con Dimitri Nicastri alla drum, Marcello Silvestri al basso, Cristiano Gizzi e Filippo Pizzoli alle guitars! Un pezzo così a mio avviso si sognano di scriverlo anche affermati musici(sti), giusto così per polemizzare!
"The Drowned and the Saved" si apre con un arpeggio stile Metallica dei tempi d'oro, e lentamente sale di tono grazie al duettare di Jacopo e Catherine, sostenuti dal resto della band in un salire di toni possente, faccio i complimenti non me ne voglia il bravissimo comunque Jacopo, a Catherine, che se in precedenzza si era distinta per un paio di situazioni in growl spettacolose qui esce regina con tonalità e vocalizzi da vera grande artista. Il brano poi scatena le guitar in assoli e riff incessanti che mantengono alto il potenziale e ai quali si affianca il tappeto di tastiere sempre di Catherine (ma sei umana?), quindi mi pare ovvio eleggerlo miglior brano dell'ep! Sei minuti e venti secondi di grande musica!
Con "Fathers of Liberty" si torna ad una sperimentazione totale che vede momenti progressive unirsi ad altri più squisitamente metal e anche vagamente rappeggianti, fino ad arrivare ad una scratchata vecchio rap style, inutile dire che questi ragazzi sanno osare e non temono i giudizi, se poi questi sono come il mio continuate pure c'è bisogno di giovani come voi!
Siamo alla fine di questo Ep (particolarmente e fortunatamente bello corposo) e "Seventh Undertaking" lo fa nel migliore dei modi offrendo quasi sette minuti di grande musica, passaggi estremi alternati ad altri melodici, growl, clean, chi più ne ha più ne metta, ancora l'ombra dei Waltari, insomma come posso non amare una band così? Mi piacerebbe chiudere la mia carriera di inutile scribacchino con questa recensione, se non altro chiuderei con una grande band, chissà.. ci penserò. Intanto godeteveli, che c'è ancora chi sa fare musica in questo paese di falliti e parolai sempre pronti a dar fiato inutilmente alle loro bocche piene di sterco!
Gli Iraway spaccano il culo e se continuano così spazzeranno via tanto sudiciume itinerante. Non manca quasi nulla per essere perfetti, una produzione al top e siete nell'olimpo, non alzo il voto perchè se no la prossima volta non saprei come fare, siete tra i miei nuovi idoli, non deludetemi!
Klaus Petrovic