Ricerca
Contattaci
Per segnalare concerti o richiederci una recensione delle vostre band, scriveteci compilando il modulo in questa pagina
Accesso utente
Chi è on-line
Octocrura

D8 DIMENSION - Octocrura
(2013 - Autoprodotto)voto: 7/10
I Livornesi D8 Dimension nascono nel 2009 e hanno pubblicato un demo nel 2010 (Demo-N), partecipato a diversi contest e girato per la Toscana per farsi conoscere. A Gennaio hanno dato alla luce questo Mini Album che s'intitola "Octocrura". Disponibile ufficialmente a partire da questo mese.
Ci troviamo ad ascoltare un lavoro dedito all'Industrial/Alternative Metal. La Band mette sul piatto un prodotto da non sottovalutare. Soprattutto chi ama queste sonorità avrà il piacere di constatare che i D8 Dimension hanno le idee chiare e sanno come mettere giù una canzone. Autoprodotto, dallo stereo vengono fuori, molto bene aggiungerei, tutti gli strumenti ed i samples/synth. Arrangiamenti ottimamente curati.
A livello strumentale possiamo percepire come il groove e l'effettistica la facciano da padrone. Chitarre corpose erigono il wall of sound e la sezione ritmica pone le fondamenta della musica rocciosa dei Livornesi. Due sono gli elementi di spicco che vengono fuori con più prepotenza: le vocals del singer Andrea "Tepe" Tempestini , e il tastierista/effettista Alu.X. Le sette canzoni di questo cd sono piacevoli da ascoltare e scivolano via veloci, senza annoiare, catturando l'attenzione per la cura dei dettagli e per le tematiche proposte dai Nostri. I testi trattano diversi argomenti. Dopo l'apertura affidata a "VRock", affrontiamo la song "Inferno", manifesto sul fatto dell'essere constantemente lobotomizzati dai social networks, cellulari e tecnologia varia. Non male anche la successiva "Industrial", anche se non mi ha fatto sobbalzare dalla sedia. Molto meglio "Gunmouth". Sesso&Istinto, Violenza&Lussuria. Probabilmente il pezzo più bello a mio avviso. C'è spazio per un breve, ma interessante, interludio strumentale (la Title-Track "Octocrura"). "Poisoned Hamster" ha un gran bello incidere e coinvolge. Sempre in risalto la prova vocale di Andrea. Mi ricorda un certo Layne....you know what i mean?
La conclusiva "S.O.M.E" parte con un intro malsano ed oscuro per poi aprirsi con il basso slappato di Leandro "Flame" Risaliti e dal consueto muro chitarristico. Un viaggio nella religione, sul credere in qualcosa o di avere il bisogno di sapere che c'è un entità superiore che ci possa ascoltare. Una riflessione in musica...leggetevi il testo e provate ad associarlo a quello che viene fuori dalle casse. Davvero un bel brano.
Non "mastico" molto l'Industrial Metal, ma so riconoscere quando una band ha le palle.
I D8 Dimension le hanno.
Daniele Orlandi