Ben tornati cari Lettori di Italia di Metallo! 
Indovinello! Cosa succede quando quattro musicisti pieni di grinta e rock si incontrano? Semplice: formano i Sixty Miles Ahead! 
Vengono da Milano e con Millions Of Burning Flames hanno inciso la loro voglia di mettere anima e corpo nel medesimo progetto: incazzarsi e divertirsi.

Ma sarò sincero: quando ho scoperto che il disco conteneva 12 brani (più 1 bonus track) mi sono un po’ spaventato, pensando che fosse impegnativo per un ascoltatore mantenere l’attenzione per 13 canzoni. Ma, come spesso succede in questi casi di pregiudizio gratuito, vengo smentito. I brani sono incredibilmente corti; dico “incredibilmente” perché sono ben composti e non danno assolutamente l’idea che siano tutti (o quasi) di circa 3-3.30 minuti di durata! Questo fa sì che l’ascoltatore venga totalmente coinvolto dalle melodie e dai graffianti riff che si dimentica del tempo: un gran sacco di punti a loro favore!

Personalmente sono uno che evita di analizzare il disco (o la demo) canzone per canzone: un disco è come un libro e va apprezzato nella sua totalità. Certo: alcuni brani possono piacere o non piacere, ma io non sono un medico e non mi interessa l’autopsia del disco, analizzandolo cellula per cellula!

Dopo questa (noiosa) premessa, passiamo alla valutazione del disco: Millions Of Burning Flames presenta brani che si alternano tra graffianti e aggressivi come “Infection” e “Something To Blame” a brani ritmati da headbanging selvaggio come “Unfaithful Confession” e la simpatica ma tosta “Split Personalities”; è in questi casi che il volume non dovrebbe avere un limite d’altezza, dannazione! 

Ho molto apprezzato “While Luck Is On Our Side”, brano che avrei preferito come singolo rispetto all’omonima “Millions Of Burning Flames”: trovo quest’ultima sì aggressiva, ma di poca presa rispetto alla precedente. “While Luck Is On Our Side” si fa gustare per la sua aggressività che, dopo una breve intro, apre questi lunghi 60 miglia di spavalderia, accompagnati dalla graffiante voce di Sandro Casali, vera impronta a tutto l’intero progetto.

Ma non per questo son di meno gli altri viaggiatori! Tra ritmi ondeggianti, riff potenti e bassi, i Sixty Miles Ahead non si fanno scrupoli nel battere ogni centimetro della loro strada!

Il disco si conclude con la bellissima e acustica bonus track (che mi ascolto di nuovo):  "Chances", in cui possiamo apprezzare a pieno le melodie emesse dall’ugola di Sandro.

Detto questo, la sensazione che mi ha dato Millions Of Burning Flames, ascoltandolo, è quella che, nella vita di ognuno di noi non ci sia un vera regola da seguire, l’importante è andare dritti per quella strada che ci piace così tanto e in cui prenderemo a calci chiunque la ostacolasse!

Vi consiglio vivamente di ascoltare questo disco alla guida della vostra auto e farvi questi cazzo di 60 miglia con la loro musica a tutto volume e, ovviamente, guidate con prudenza (o almeno fate finta di provarci)!
Se ci dessero la possibilità di farci sentire, faremmo sapere a tutto il mondo che i musicisti italiani sono in grado di fare grandi cose con una voce, una chitarra, un basso e una batteria: cosa che va ben oltre i “mi piace” di Facebook! 
Fiero ancora di voi, musicisti italiani che credono ancora, come me, che il sogno non sia l’arrivo ma il percorso.

Up the 60MA e vi aspettiamo anche qui nella mia splendida Toscana! 

Michael Cavallini