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The Shape Of My Will

BASTARD SAINTS - The Shape Of My Will
(2012 - The Spew Records)voto: 8/10
I Bastard Saints con i loro 15 anni di carriera rappresentano una colonna portante del filone death brutal italico. Questo loro The Shape Of My Will rappresenta un perla di violenza sonora che a mio avviso non solo in Italia dovrebbe essere ascoltato per insegnare i canoni del genere a chi si cimenta nell'estremo in musica.
Ascoltando più volte questo lavoro ci si rende conto che non si può fare un'analisi dei singoli pezzi, ma piuttosto del lavoro nel totale, probabilmente l'album è stato partorito con questo fine: personalmente non riuscirei a scindere i pezzi ma li considero un'opera atta ad una costruzione sonora che va ben oltre il pezzo in sè.
Infatti, in tutti i brani non si puo' fare a meno di notare la versatilità del frontman, sempre sopra le righe qualsiasi stile lui interpreti, dal growl allo screaming alle cinghialate, poeticamente perfetto.
Sulla sessione ritmica ci sarebbe da aprire un capitolo a parte: la caratura tecnica dei musicisti fa sembrare facili anche le composizioni più assurde, fatto sta che sia manifestando la potenza propria del genere che spaziando in tecnicismi sopraffini, gli incastri che si vengono a creare sono maledettamente belli, talvolta si spaia quasi nel techical per concedersi poi aperture più grind, simbolo di maturità, personalità, fantasia e capacità che messe al servizio della band contribuiscono a rendere ancora più micidiale il sound di questo lavoro.
Riff ed assoli che si incastrano in un tappeto sonoro tecnico e violento: bisogna avere grandi doti per riuscirci, ed in questo caso non mancano, anzi. La chitarra riesce ad impreziosire e rendere ancora più micidiale una costruzione sonora al limite della perfezione.
Un album micidiale, che ogni orecchio abituato a suoni estremi dovrebbe ascoltare, lavoro messo in piedi da una band che rappresenta una colonna portante del metal estremo italiano che non perde occasione in questo The Shape Of My Will di ricordare e dimostrare.
Unico neo, a mio avviso se così si può dire, la ricerca oscena della pulizia nella registrazione della batteria è a discapito della potenza, ma sicuramente live non ci sarà questo problema ed un piccolo neo per i patiti come me di suoni cupi non intacca minimamente il valore di una simile perla.
Furia Hellcommander