Dopo 9 anni dal predecessore “Heptagon” tornano i Mind Control, alfieri di un progressive death metal dalle contaminazioni djent, sinfoniche ed elettroniche. “Elements”, questo è il titolo dell’album, si presenta come un lavoro profondo ed eclettico che spinge le caratteristiche della band su binari personali rendendo l’etichetta ’progressive death’ riduttiva. Le peculiarità vocali della bravissima Stefania Salladini arricchiscono ulteriormente la portata sonora di questo “Elements” proprio perché si spostano leggermente dai canoni tipici del genere.

L’opener “Elements” è costituita da una prima introduzione digitale, una sorta di cinematica che lascia intravedere una melodia poi ripresa nella seconda parte strumentale. “Rage”, già estratto come singolo, palesa come nell’istinto dei Mind Control germoglino idee che puntano in molteplici direzioni sonore partendo da solide radici. Progressive mentale ed articolato dal guitarwork stratosferico; linee vocali harsh/growl robuste molto espressive che si ripuliscono nelle aperture fusion del brano. Stefania Salladini è perfetta nel trasportare l’espressività dei Mind Control, sempre puntuale ed espressiva anche in arrangiamenti lirici che calamitano il mood di ogni brano. 

“Flames” è un esercizio di stile che può fare la gioia degli amanti della tecnica strumentale giocata sui tempi dispari; ritmiche impressionanti e chitarre che colpiscono non solo per la grandissima tecnica ma per l’estro ed il gusto compositivo. La voce, che in apertura ricorda la Scabbia nazionale, si muove camaleontica nei vari momenti imponendo ancora il suo magnetismo. “Effluent” è un brano articolato e più ostico da interiorizzare non solo per la durata che supera 8 minuti ma per uno sviluppo particolarmente complesso; dopo alcuni ascolti si riesce ad entrare e ad apprezzarne la mutevolezza ritmica sulla quale si intessono i ricami delle chitarre del virtuoso Massimo Boffa.

L’arrangiamento di “Wind” è più immediato, rispetto alla precedente sicuramente, e si fonda su una pesante ruvidità ritmica ed una progressione melodica che esplode nei solos di Boffa. “Storm” inizialmente rilascia la presa asfittica alla quale ci avevano abituato, muovendosi in ambito più lineare, con maggiore spazio ad aperture eteree.

“Air” si sviluppa su un andamento articolato arrivando a lambire soluzioni djent, leggera discordanza tra la chitarra, forse troppo avanti nel mix, e le voci che si sovrappongono. Solo dopo molti ascolti si coglie il senso di un brano che sfocia direttamente nell’interludio strumentale “Tempest”.  È la volta di uno dei brani più rappresentativi dell’album: “Hurricane”: gli ingredienti sono dosati con maestria ed equilibrio, nonostante i riff intricati e gli elaborati scambi ritmici il brano è furente ed immediato, sicuramente uno dei miei preferiti (è disponibile on line un lyric video del brano).

“The River” rallenta l’andamento furente dell’album lasciando più spazio all’emotività espressa magistralmente dalla vocalità della Salladini che ci accompagna e ci fa sprofondare nella corrente di questo fiume. “Ether” torna a far emergere le particolarità musicali dei Mind Control in un vortice sonoro dalle ritmiche in continua trasformazione, dai numerosi cambi di tempo, ed una massiccia dose elettronica espressa anche dalle sonorità della chitarra. “Maelstrom” è uno dei brani più heavy dell’album che, pur mantenendo certe caratteristiche care al combo abruzzese, strizza l’occhio ad un filone thrash-death più classico; citazione ricercata di E.A.Poe da “A Descent into the Maelström”. L’album si chiude con “Blame” dove troviamo il featuring di Simone Evangelista, cantante originario della band; altro pezzo muscolare giocato appunto sul dualismo delle due voci dove Stefania Salladini ne esce come la scelta stilistica migliore per il sound dei Mind Control.

Elements” è un disco di alto livello, composto e suonato con grande tecnica ed ispirazione, un album che evidenzia soprattutto la personalità dei Mind Control.

Dopo il lungo silenzio discografico la direzione intrapresa è decisamente quella giusta! Album fortemente consigliato!

 

Four Arms

 

Tracklist:

  1. Elements
  2. Rage
  3. Flames
  4. Effluent
  5. Wind
  6. Storm
  7. Air
  8. Tempest
  9. Hurricane
  10. The River
  11. Ether
  12. Maelstrom
  13. Blame (feat.Simone Evangelista)

 

  • Anno: 2023
  • Etichetta: Autoprodotto
  • Genere: Progressive Death Metal

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