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Dies Irae

CARVED - Dies Irae
(2013 - Bakerteam Records)voto: 6.5/10
Buon Debut Album questo "Dies Irae" dei Carved.
Pubblicato dalla florida Bakerteam Records, questo è il secondo lavoro di questi ragazzi provenienti da La Spezia, dopo il demo omonimo datato 2010. Segnaliamo che la Band fece da supporto ai Necrodeath durante il tour per il venticinquesimo anno di vita dello storico combo milanese.
Questo lavoro si presenta con delle belle sonorità. Lo stile, la produzione, gli arrangiamenti, portano direttamente sui lidi del Melodic Death Metal. Le influenze di gruppi come i Dark Tranquillity e Dark Lunacy si percepiscono durante l'ascolto. Però non copiano. I Carved sanno giocarsi le loro carte.
Ci troviamo di fronte ad una realtà valida e promettente. Nonostante non brillino di grandissima originalità, i ragazzi riescono comunque a tenere alto il ritmo e l'atmosfera su tutti i 37 minuti della loro opera. Merito della perizia tecnica dei componenti. Le chitarre hanno un bel sound e hanno la spinta giusta per tenere in alto le canzoni. Idem per la sezione ritmica e le tastiere. Il singer Christian Guzzon possiede un convincente growl alla Mikael Stanne. Le canzoni hanno un bel tiro. Forse l'intro "Dies Irae (Praeludium)" è leggermente banale per i miei gusti, troppo "pomposa". Infatti ho skippato dopo poco. Però con la successiva "Echo Of My Cinderella" mi sono trovato dentro alle sonorità chiare e nitide dei Nostri. Inserti di voce femminile (che troveremo anche in "At The Gates Of Ice") piacevoli. Tutto l'album scorre via liscio. I migliori episodi, a mio parere, sono: "Enter The Silence", "Scripta Manent (bullshit)" e "The Perfect Storm". Semplice ma efficace il lavoro del tastierista Mattia Nuti, che con il suo tocco dona un tappeto sonoro valido per tutta la durata del disco.
Come inizio direi che ci siamo. i Carved sono bravi e ci sanno fare. Si può fare di più a mio giudizio, ma devo dire che sono soddisfatto della loro proposta. Speriamo possano andare avanti a scrivere buona musica e di ritrovarli per il secondo album!
Daniele Orlandi