Ricerca
Contattaci
Per segnalare concerti o richiederci una recensione delle vostre band, scriveteci compilando il modulo in questa pagina
Accesso utente
Chi è on-line
Fire

IO - Fire
(2021 - Argonauta Records )voto:
Oscuri presagi, psichedelia fulminante e note malsane sono le fondamenta di un genere musicale che, giorno dopo giorno, allarga sempre di piu' la sua schiera di fan e di grandi estimatori.
La realtà italiana diventa sempre piu' importante anche grazie a formazioni di grande valore artistico e di attitudine metallica. I romani IO, per merito dell'album di debutto "Fire", riescono a colpire fin dal primo ascolto. Quaranta minuti di massima oscurità e di durezza degna del miglior sludge americano e del miglior doom metal in circolazione.
L'iniziale "Third Eye" non solo riesce a trarre ispirazione dai vecchi Cathedral/Saint Vitus ma anche dai Celtic Frost piu' decadenti e maligni. I riff di chitarra sono lenti, decadenti e morenti cosi come le linee vocali. Sei minuti e mezzo dove il buio è il protagonista principale. Molto originale e riuscita l'idea di dividere una songs in due parti; infatti i nostri ci regalano due brani molto interessanti con "Fire Walks With US pt 1" e "Fire Walks With Us pt 2".
La prima parte è allucinogena; infatti le parti sabbathiane (anche un po' stoner) di chitarra si amalgano molto bene con i sospiri malati e dalle disperate linee vocali che emergono da questi 8 minuti intensi. A tratti sembra di sentire il grande Ihsahn (singer degli immensi Emperor). La sezione ritmica è precisa e, con grande attitudine, svolge un lavoro egregio nel suo perfido incedere. La seconda parte, al contrario della precedente, è decisamente piu'corta (due minuti circa), ma non meno deviata. Tutto molto originale e particolare.
I 9 minuti di "Loki Patera" sono da manuale. Gli IO si dimostrano molto bravi nel saper inserire le loro influenze in un genere che, soprattutto negli ultimi anni, è diventato un po' statico e banale. L'inserimento di linee vocali molto estreme a parti sludge/doom è ben riuscito anche grazie a una struttura musicale che, per certi versi, potrebbe ricordare quella dei Sonic Youth ma inserita in contesti piu' deviati e malefici.
Dopo l'inquietante "In Lava Sea" (sarebbe adatta come colonna sonora di qualche film Horror fantascientifico abbiamo l'ispiratissima "Poseidon". 12 minuti dove tutte le influenze dei nostri, racchiuse anche nei brani precedenti, prendono vita creando una song veramente decadente e malsana. Le linee vocali, mi ricordano un po' Lars Petrov degli Entombed (RIP), sono un tutt'uno con la musica. La bravura della formazione romana si vede anche in questo; infatti, soprattutto in questi generi, non è assolutamente facile riuscire a creare uniformità tra l'ispirazione musicale e quella del cantato. Song che ricorda anche i primissimi Cathedral che, specialmente per i fan del doom piu' sepolcrale, sarà un gran piacere poter sentire dal vivo.
Gli IO saranno una grandissima sopresa per tutti i fan del genere piu' decadente e amato da noi metallers.
Domenico Stargazer