Voto: 6.5
Album di debutto per i torinesi Walpurgis Night: dopo una demo che ha ottenuto un ottimo riscontro di critica, si ripropongono al pubblico con questo attesissimo “Under The Moonlight”, pubblicato con la My GraveYard Productions.
A dir la verità questo è un full lenght che offre spunti interessanti, ma (e so già che andrò controccorente) personalmente non mi ha convinto del tutto. I Walpurgis Night ci offrono un piatto di sano metal anni ’80, un sound a metà tra gli Iron Maiden e i Mercyful Fate, con qualche venatura Accept qua e là. E considerando che questo è l’album di esordio di 5 ragazzi pure piuttosto giovani, si può dire che “Under The Moonlight” è sicuramente un risultato degno di nota, che fa ben sperare per il futuro. Certo è che, a mio parere, qualcosa da rivedere e limare qua e là resta: prima di tutto il cantato di Giuseppe Brugnano, un’altalena continua tra falsetto, di cui abusa ampiamente, fino al limite del fastidio, e timbri vocali più bassi, nei quali però sembra quasi che non canti ma parli. E ancora, in alcuni passaggi si ha la sensazione che batteria e chitarre vadano in direzioni diverse, creando una sorta di caos di fondo che va a discapito della trama musicale dei singoli pezzi. Eppure, messo un po’ di ordine in questo caos, le idee ed il talento ci sono, il songwriting è dei più ispirati e ogni pezzo riserva qualche piacevole spunto. Come la track di apertura, “Castle Ghoul”, uno degli episodi migliori del lotto, di chiara influenza maideniana, che parte alla grande con un bellissimo riff per poi perdersi un po’ in una voce tendenzialmente piatta, a parte le impennate in falsetto. Assolutamente da ascoltare l’assolo di chitarra, punto forte dei Walpurgis Night in ogni track. “Laser Smash” è un altro dei brani che più trascina, un misto thrash e sonorità Mercyful Fate, con un assolo di chitarra spaventoso, una vera mazzata da non perdere. “The Assassin” ritorna su un sound più maideniano e si distingue per la capacità dei ragazzi di passare con estrema facilità da ritmi forsennati a cadenze più lente, una track piacevolissima, impreziosita dai consueti assoli di chitarra. “Nightrider” ricorda ritmi meno heavy e più rock, una spudorata influenza Accept, soprattutto per il cantato iniziale. Peccato che il singer passi di botto da uno stile così incisivo ad uno decisamente piatto, quasi parlato, che smonta un po’ la forza del brano. La title track, “Under The Moonlight”, a parte per il refrain orecchiabile, non coinvolge granchè, così come la successiva “Invaders With Chains”. “Stab In The Back” parte alla grande, con un riffone di chitarra colossale, per poi perdersi di nuovo sul cantato, che proprio non mi persuade. Nel complesso comunque la track si fa notare per riff e assoli delle due chitarre, una certezza ormai. “Caught In The Act” non aggiunge nulla, arrivati alla nona track lo stile dei Walpurgis Night comincia ad essere quantomeno prevedibile. Ed ecco che, quando ormai non mi aspetto più molto da questo lavoro, “Devil Sight” mi sorprende invece con una sapiente miscela a base di Iron Maiden, Mercyful Fate e Accept, altra track da non perdere. Chiude il tutto “The Temple Of Anubis”, che, ad esclusione dell’intro che rieccheggia fin troppo quella di “The Number Of The Beast”, si rivela essere un brano originale e godibilissimo, che varia dalle atmosfere maideniane a sound orientaleggianti, passatemi il termine, adatti alla tematica.
In conclusione, seppur con qualche pecca, dieci pezzi al fulmicotone, buon presagio per il futuro di questa giovane band!
Luy C.
TrackList
01. Castle Ghoul
02. Laser Smash
03. The Assassin
04. Nightrider
05. Under The Moonlight
06. Invaders With Chains
07. Stab In The Back
08. Caught In The Act
09. Devil Sight
10. The Temple Of Anubis
- Anno: 2011
- Etichetta: My Graveyard Productions
- Genere: Heavy Metal
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