Voto: 7
Mi ero perduto i Resurrecturis dal bellissimo “The Cuckoo Clocks of Hell” (Death/Thrash di ottima fattura con interessanti spunti tecnici) del 2007; ritrovarsi a recensirli su “Nazienda” è come recensire una band completamente differente. Siamo di fronte ad un genere difficilmente etichettabile, molto distante dalle sonorità degli esordi, dove ho faticato a riconoscerli salvo andarmi ad ascoltare il precedente “Non Voglio Morire” del 2009 dove il cambiamento sonoro è già marcato.
Si passa da un rock brillante ed espressivo per sconfinare nell’alternative noise, progressive metal e prog rock, fino ad autentiche sfuriate in abito più estremo.
Personalmente ho trovato “Nazienda” un ascolto molto complesso e, nonostante la durata dei brani ed i numerosi ascolti, leggermente dispersivo. Un disco che travalica anche il “concept” album, una sorta di colonna sonora, di narrazione musicale di una storia. Nella versione digitale in mio possesso, l’album è corredato anche di una “Graphic Novel” che compendia visivamente la storia di questo “Nazienda”. E’ piuttosto fuorviante analizzare singolarmente i vari pezzi, perché sono come una sorta di capitoli della storia; i vari brani infatti sono suddivisi cronologicamente e ciascuno riporta nel titolo un orario espresso in cifre. La storia narra di una giornata tipica, routinaria di un individuo: dal mattino al risveglio (“ 06:29 Sleeping with your hair spread over my chest”) il suono della sveglia (“06:30 The alarm”) via via attraverso la giornata lavorativa fino a concludersi con “23:31 Falling asleep on the couch”. La musica trasmette egregiamente una miriade di sensazioni provate dal protagonista, dalla frustrazione al nervosismo, dall’alienazione all’amarezza della ciclicità delle giornate.
Musicalmente, oltre ad attraversare molti generi musicali, è strettamente legato alla narrazione; la produzione sonora è di buona fattura e segue l’emotività dei brani. Pregevole anche il fatto di riuscir a far coesistere la pulizia sonora e l’amarezza che abbraccia certi brani con contrappunti ritmici di sicuro valore e con sfuriate nervose al limite dell’estremismo sonoro. Di assoluto livello le parti vocali che, anche se spesso caricate con effetti, sono una valida componente che veicola la narrazione. Degna di nota la conclusiva “23:31 Falling asleep on the couch “ dove le timbriche ricordano molto da vicino un John Bush in grande spolvero.
In conclusione questo “Nazienda” trovo che sia un album interessante: un opera a 360° che ci consegna una band cervellotica ma piena di idee, esuberante ed originale. Un album che non consente vie di mezzo, o si ama o si odia, o si “comprende” e si accetta per com’è stato concepito o si guarda altrove. Anche una review o uno sgurado ai 2 video, per altro molto belli, di compendio alla release possono solo offrirci uno spunto, sollecitare o meno l’interesse nei confronti dell’ultima fatica dei Resurrecturis; l’album è molto altro ancora. Fate vostra la copia fisica di questo “Nazienda” o rivolgetevi ad altro.
Fourarms
TrackList
- 06:29 Sleeping with your hair spread over my chest
- 06:30 The alarm
- 07:12 On the way to work
- 08:01 The number you have dialed
- 10:30 Animals in the meeting room
- 13:00 Lunch break alienation
- 14:16 Col-League-s
- 16:00 The thought that something went wrong with my life
- 16:59 Never happy
- 19:12 Two half lives don’t make one
- 23:31 Falling asleep on the couch
- Anno: 2015
- Etichetta: Mighty Music
- Genere: Progressive Metal
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