Voto: 5.5
Secondo album per i Savior From Anger, band partenopea del vulcanico mastermind Marco Ruggiero, fulcro nonché unico elemento stabile del progetto, insieme al batterista Michele Antonio Coppola.
A 4 anni dal promettente debut album, “Lost In The Darkness”, ritroviamo dunque la band campana alle prese con questo “Age Of Decadence”: la proposta è un power metal di chiara matrice US, alla Vicious Rumours per interderci (come era peraltro facile presupporre già dal moniker stesso), con notevoli deviazioni thrash in stile Metal Church, Overkill o Anthrax, giusto per avere delle coordinate di massima.
Mix questo che non sarebbe nemmeno male. Peccato che venga però inficiato dai numerosi punti deboli del platter. Primo fra tutti la pessima registrazione, che non rende giustizia al sound complessivo dei Savior From Anger. Altra pecca è l’evidente mancanza di un collante unico tra i vari musicisti, per cui si ha troppo spesso la sensazione che i diversi strumenti non siano in armonia tra di loro e che ognuno vada un po’ per la propria strada. L’effetto finale è una generale assenza di coesione, dalla quale emergono a sprazzi i buoni riff di chitarra di Ruggiero. A questo bisogna inoltre aggiungere la prova non eccelsa dello stesso Ruggiero alla voce, sottotono in diversi passaggi e avvezzo all’utilizzo di acuti alla King Diamond sporadici, non contestualizzati e forse anche per questo un po’ artificiosi.
Difetti questi che messi insieme fanno sì che alla fine resti ben poco in testa di questo “Age Of Decadence”: pochi, infatti, i brani che si elevano oltre la media e che si lasciano ricordare. Tra questi “Hypocrite”, che si distingue per il tiro thrash tagliente e aggressivo, ben sostenuto da un refrain immediato e rabbioso. O ancora “Living Nightmares”, che nuovamente mette a segno un buon lavoro di chitarra, nonché una buona performance vocale di Ruggiero.
Il resto del platter scorre senza entusiasmare, lasciando intravedere qua e là qualche spunto interessante: come nel caso di “Bullet Hole Hunger”, brano che mostra un buon impianto generale, con buone idee a livello di soluzioni compositive, ma che si perde nell’esecuzione fumosa e slegata che ne viene proposta. O ancora come nel caso di “Warrior Princess”, ballad in cui la voce di Ruggiero abbandona ogni forzatura per restare su tonalità più calde e sulle quali sembre rendere meglio: brano inizialmente piacevole, seppur non originale, che tende però ad annoiare presto soprattutto per l’inconsistenza della sezione ritmica, con un drumming a dir poco monotono.
Insomma, valida la proposta, resta da lavorare sulla produzione e sulla coesione di un gruppo che forse ha semplicemente bisogno di trovare una forma definitiva.
Luy C.
TrackList
01. Deathburst
02. Hypocrite
03. Inside Scream
04. Living Nightmares
05. To Fall
06. Concatenation
07. Bullet Hole Hunger
08. Warrior Princess
09. Face To Face
10. Bloodline
- Anno: 2013
- Etichetta: My Graveyard Productions
- Genere: Power Metal
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