Roberto Quassolo, lead singer e frontman  dei Dark Horizon, continua la sua maturazione artistica dando alle stampe un album acustico dove vengono rivisitati molti dei più grandi successi della Symphonic Power band piacentina.

“Acoustic Courtain”, questo il titolo, oltre ad essere una release di grande spessore artistico, rappresenta un viaggio intimo nell’universo sonoro di Roberto Quassolo; un percorso coinvolgente che ci accompagna in profondità in un’esperienza musicale intensa,  una rivisitazione emozionante delle sue composizioni originarie arricchite di una carica emotiva che ne esalta la bellezza. Mario Percudani lo accompagna in questo viaggio curando oltre alle chitarre anche la produzione musicale.

L’album si apre con “Back to the Real” (da ‘Aenigma’ del 2018) dove l’interpretazione vocale riesce a creare, con l’arrangiamento della chitarre la stessa carica malinconica dell’originale. “Empty Mirror” (da ‘Angel Secret Masquerade ‘del 2010) si spinge ancora oltre, mantiene la carica ed il vigore dei Dark Horizon e dimostra come la prova vocale di Quassolo sia così intensa ed espressiva da superare la versione originale!

“Master of the Brighting Sea” è più immediata e fruibile tanto da spingerci a riascoltare la traccia contenuta su “Dark Light’s Shade” del 2004. Questo è un po’ l’effetto secondario, dopo aver apprezzato “Acoustic Courtain”, viene voglia di  rispolverare i 3 capitoli dei Dark Horizon dai quali i brani sono tratti. Segue l’accoppiata  “Future World” e la successiva “Sea Sirens Voices” dove probabilmente il lavoro di arrangiamento acustico è stato quello più intrigante non perché i pezzi originali siano più complessi, ma per trovare una veste adatta a canzoni anche oggi molto attuali, integrandole nel percorso musicale dell’album.

“Flying in the Wind” risulta più introspettiva ed intima e le liriche ci spingono più in profondità fino a raggiungere l’immediatezza di “The Age of the Light” in grado di coinvolgerci anche in questo abito acustico. Con “Liar” è lampante il fatto di come un brano ri-arrangiato unplugged brilli di luce propria, non soltanto citando il passato ma proiettandolo nel futuro. “Victim of Change” è l’ennesimo episodio riuscito, ancora una volta maestoso e carico di emozioni in questa veste intimista.

L’album si chiude con “Time is a Healer” nuovamente introspettiva e suadente, quasi a lasciare un messaggio di come queste canzoni, sia in veste elettrica che acustica, travalicano il tempo e mantengono un valore artistico immutato.

Album sicuramente consigliato agli amanti dei Dark Horizon che sicuramente ne rimarranno positivamente colpiti, ma sicuramente anche per chi farà il percorso inverso!

 

Four Arms

 

Tracklist:

  1. Back to the Real
  2. Empty Mirror
  3. Master of the Bright Sea
  4. Future World
  5. Sea Sirens Voices
  6. Flying in the Wind
  7. The Age of Light
  8. Liar
  9. Victim of Changes
  10. Time is a Healer
  • Anno: 2024
  • Etichetta: Tanzan Music
  • Genere: Acoustic, Unplugged Power Metal

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