Dopo essenziali e remote releases agli albori della loro carriera oltre all’assestamento della line-up, i Death/Black Metaller Sakahiter ritornano a bissare la rinnovata linfa dell’EP “Legio Linteata” del 2022 con un full length: Samnite Black Metal.
Un album concettuale, un viaggio sonoro nei meandri più oscuri e primitivi della storia italica, un tributo feroce ai riti e al misticismo dei Sanniti, popolo guerriero dell’Italia meridionale. Ogni traccia si fa portale verso un tempo dimenticato, dove la furia primordiale si fonde con l’evocazione di forze naturali arcane. Il paesaggio sonoro, denso e implacabile, restituisce tutta la brutalità e il coraggio di un popolo in guerra, tra sacrifici rituali e invocazioni di antiche divinità.
Il brano in apertura “Ver Sacrum”, singolo estratto corredato da videoclip, mostra immediatamente la doppia anima stilistica della band molisana che oltre a mantenere saldamente radicata l’anima oscura nel misticismo black, palesa quel ghigno malefico e muscolare più tipico del death metal. Con “Cutilia (Sacred Lake)” ci si addentra ulteriormente nel sound dei Sakahiter, più frontale e tellurica riesce comunque a mantenere quell’alone melodico ed ancestrale che contraddistingue l’intero album. “Hirpus” è un brano che incarna la figura del lupo come guida spirituale dei Sanniti, simbolo di forza, coraggio e determinazione. Il lupo diventa l’emblema che conduce le armate verso la vittoria, sotto l’ombra protettrice di Mamerte, il dio della guerra. L’equilibrio stilistico tra le 2 anime estreme dei Sakahiter viene rispettato anche nella bordata oscura di “Kerres” dea della nascita e della prosperità, ovviamente resa propizia dai sacrifici di sangue. Il rituale di Cereris Mundus, “(Rite of) Caereris Mundus”, che metteva in comunicazione con gli spiriti dell’aldilà, è un’altro brano valido per la band molisana che punta su un mood occulto e ferale fortemente marchiato dall’epica pagana del black metal.
“Lex Sacrata” torna a proporre elementi death metal con reminiscenze Behemot magnificata da inserti di chitarre venefiche ora melodiche ora dissonanti ed armoniche. Il contrasto tra vita e morte è il tema portante di “Mors Vita Vicit” dove la morte trionfa nella cultura Sannita in quanto elemento di rinascita e di rigenerazione alla nuova vita. Un brano che riesce a riassumere a grandi linee lo stile musicale della band, focalizzandosi più su tempi dimezzati e su momenti riflessivi dal grande valore simbolico. La titletrack va a completare, col brano precedente, la summa dell’emblema stilistico dei Sakahiter; un manifesto oscuro dello spirito guerriero dei Sanniti.
Samnite Black Metal compie il suo ciclo con “Mother of Specters (Outro)” con tutto il pathos, il dramma e l’intensità che un’opera di questo tipo merita.
I Sakahiter hanno confezionato un esordio discografico eccellente, frutto di tanti anni di underground e di una grande maturazione stilistica; un album profondo, fortemente ispirato, suonato e prodotto in maniera impeccabile. Consigliato!
Four Arms
Tracklist:
- Ver Sacrum
- Cutilia (Sacred lake)
- Hirpus
- Kerres
- (Rite of) Caereris Mundus
- Lex Sacrata
- Mors Vitam Vicit
- Samnite Black Metal
- Mother of Specters (Outro)
- Anno: 2025
- Genere: Death/Black Metal
- Etichetta: Time To Kill Records
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