Band nata da un’idea del chitarrista Salvo Vecchio il quale, reclutando il bassista Luca Bernazzi, ha voluto dar vita a questo progetto di Prog Metal che tendenzialmente ricorda molto da vicino i Dream Theater con qualche parentesi in Queensryche e Symphony X. Ben accompagnati da Roby Quassolo alla voce e Antony Elia alle tastiere (alla batteria troviamo come ospite Andrea Rossignol), hanno sfornato questi otto pezzi in un concept album di debutto.

Tracce che si muovono nel panorama Prog Metal con qualche sconfinamento nel Power Metal (come nella coinvolgente opener “Hiding Our Fears“) o come nella potente ed alienante “Modern Decadence Mirror“.

Man mano che il disco si dipana, comunque, emerge l’animo maggiormente tecnico ed intimamente progressive; rimane anche spazio alle emotività sebbene quest’ultima paghi pesante dazio a James LaBrie e allegra brigata: la toccante “Shed Light” rimanda prepotentemente alla song del quintetto a stelle e strisce “Space Dye Vest“.

Alla fine è un disco godibile che si fa ascoltare senza però farci sussultare sulla poltrona, ma che comunque mischia molto bene le carte fra cavalcate piene  di potenza tipiche del Power Metal e tecnicismi suonati con dovere, precisione e maestria peculiari del Prog Metal.

 

Leonardo Tomei

 

Tracklist:

  1. Hiding Our Fears
  2. Modern Decadence Mirror
  3. Seasons
  4. Ashes In My Hands
  5. Drag Me Into The Nightmare
  6. The Great Unknown
  7. Shed Light
  8. The City
  • Anno: 2025
  • Etichetta: Underground Symphony
  • Genere: Prog Metal

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