Voto: 9

Sette anni dopo il celebrativo ‘Still Screaming (After 20 Years) e dopo la tragica scomparsa del compianto Giuseppe Codeluppi, i Raw Power tornano a noi con un disco al fulmicotone intitolato – programmaticamente – Resuscitate. Eh sì, perché con questo lavoro, il tredicesimo in studio stando a quanto riporta Wikipedia (ammetto di non possedere l’opera omnia dei nostri), il quartetto emiliano rinasce a nuova vita dal punto di vista musicale: nuova formazione e nuovi pezzi, che segnano il collegamento tra un glorioso passato e un futuro che, alla luce di quanto è dato ascoltare nelle ben 27 tracce di questo CD, appare non meno radioso. Dicevamo della nuova line-up: ai “vecchi” Mauro Codeluppi (50 anni ma sempre una voce incazzata che spacca) e Tommi Prodi (chitarra per lo più ritmica, con pochi assolo incisivi e dissonanti) si sono aggiunti i giovani Marco Massarenti (basso) e Fabio Ferrari (batteria). Passando al materiale proposto, trattasi di “roba che scotta”, a cominciare dall’iniziale, tritasassi, “State Depression”, un titolo che fa da trait d’union con la mitica “State Oppression”, contenuta in Screams from the Gutter (1984). La seguente title track è cadenzata e possente, con un assolo rolleggiante che fila via che è un bel sentire. La produzione è ottima: Resuscitate, infatti, è stato inciso nell’autunno scorso a Seattle presso lo Studio Litho, di proprietà di Stone Gossard dei Pearl Jam. Ma lasciamo ancora che a parlare sia la musica… “Stop Me if You Dare” è adrenalina pura, così come “Don’t Rush”, “Left on Your Own” (micidiali i riff), “The Fun’s Over” e “Worries”, che trasudano old-school HC da tutti i solchi. “Talked to You Yesterday” è dedicata a Giuseppe, “Screw Them” mette in vetrina la bravura di Fabio alla (turbo)batteria e un testo tranciante, mentre le liriche a corredo di “The Rich Man Sucks and the Poor Man Fucks” sono amaramente ironiche. Lo stesso può dirsi delle parole di “Vote for Me”. “What Were You Thinking”, con testi che trattano il tema del suicidio, è un altro highlight dell’album e “Born Under a Bad Sign”, con i suoi oltre 4 minuti, è la traccia più lunga e strutturata: si passa da movenze quasi rapcore in stile Biohazard/Downset a sferzate così tipicamente e maledettamente Raw Power. Un discorso a parte meritano le due cover, entrambe di pezzi a firma The Stooges: “I Wanna Be Your Dog” e “Raw Power” sono canzoni grezze e viscerali, che a ragion veduta fecero guadagnare al gruppo di Iggy Pop l’etichetta di progenitori del punk rock. La prima è del 1969, la seconda del 1973, e ho detto tutto! Le rivisitazioni di Mauro e soci sono rispettose degli originali, ma non viene meno un tocco personale. Insomma, si sente che le cover in questione sono eseguite dai Raw Power. Il disco si chiude alla grande con la nuova versione di “Mine to Kill”, pezzo che dà il titolo all’album omonimo, datato 1989. L’inizio è cupo, poi esplode tutta l’incontenibile e inconfondibile energia hard to the core dei nostri, che fanno questa musica da ormai tre decadi esatte, ma sono ancora vivi e vegeti e in grado di dare tanti punti – nonché un bel calcio in culo – a tutti quei gruppi e gruppettini pseudopunk/hardcore/metalcore che infestano il mercato attuale. Hanno suonato con gente del calibro di Circle Jerks, Adolescents, D.O.A., Bad Brains, Agnostic Front, Minor Threat, Dead Kennedys, D.R.I. e Suicidal Tendencies, dai quali sono rispettati e quasi venerati. Vorrà pur significare qualcosa, no? E, vogliamo ricordarlo, nel 1986 gli al tempo sconosciuti Guns n’ Roses aprirono per loro in quel di Seattle… Allora cercate Resuscitate, uscito in sordina nel novembre 2010 per la statunitense P.I.G. Records e non facilissimo da reperire, ma un po’ di tempo alla sua ricerca vale assolutamente la pena di spenderlo, perché questo è senza dubbio uno dei lavori più belli targati Raw Power. Che sono un po’ come un buon vino d’annata: più passa il tempo e più migliorano. Respect!

 

Costantino Andruzzi

TrackList

01. State Depression
02. Resuscitate
03. Diggin’ Through My Brain
04. Stop Me if You Dare
05. Crawling
06. Words
07. Don’t Rush
08. Talked to You Yesterday
09. Screw Them
10. The Rich Man Sucks and the Poor Man Fucks
11. Desperation
12. Fear of the Dead
13. Vote for Me
14. Left on Your Own
15. I Wanna Be Your Dog
16. Watch Your Steps
17. The Fun’s Over
18. Do What I Say
19. Freedom at Last
20. Not What I Want
21. Worries
22. What Were You Thinking
23. Eyes on Me
24. Promises
25. Born Under a Bad Sign
26. Raw Power
27. Mine to Kill

 

  • Anno: 2010
  • Etichetta: P.I.G. Records
  • Genere: Hardcore

 

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