Voto: 6.5

30 anni di carriera sono di certo un traguardo che merita di esser festeggiato. I Rain, band nostrana storica giunta alla fatidica meta, lo fanno nel più classico dei modi: con una compilation, “XXX”, che ripercorre le tappe del passato, un “gradito” (forse…) regalo per i tutti coloro che li hanno seguiti nel corso degli anni. 12 brani ripescati dai precedenti album e completamente riarrangiati, più un brano inedito.

Ma veniamo subito al motivo di quel “forse” tra parentesi: e sì, perchè le versioni qui proposte sono non solo completamente diverse dalle originali, ma soprattutto decisamente ammorbidite e “modernizzate”, al punto che rischiano quanto meno di “spiazzare” (diciamo così) i vecchi e affezionati fans. Seppur molti dei brani perdano gran parte della carica e della grinta originarie, devo comunque ammettere che una volta metabolizzata “l’attualizzazione del classico” (passatemi la metafora bacchettona), “XXX” scorre via senza troppi intoppi, a tratti persino piacevole.

L’inizio, a dir la verità, non è dei migliori. La nuova veste di “Energy” infatti è quantomeno deludente: infarcita com’è di elettronica risulta scialba e depotenziata. Inutile tentare di assimilare il colpo, non convince per nulla. “Whiskey On The Route 666”, l’unico brano inedito, è invece un piacevole intermezzo: un pezzo di facile assimilazione, hard rock genuino con buone possibilità di far presa su un vasto pubblico. Con “Blood Sport” ritorniamo al punto di partenza, se non peggio: uno dei brani che meno convince in assoluto, fiacco e privo di grinta, hai voglia a riascoltarlo, non regge il paragone con l’esaltante prima versione. “Rain Revolution”, pur risultando ancora piuttosto lenta, è comunque più aggressiva delle precedenti e si lascia ascoltare volentieri. “The Gate” di nuovo ci trascina in una dimensione vischiosa che dai Rain proprio non ti aspetti, dura da digerire. Meno male che subito dopo arriva “Born To Kill”, un sospiro di sollievo nel constatare che forse non tutto è perduto: un brano veloce, ruvido e rabbioso, da vecchia guardia insomma. “We Want Rock”, pur se più “tranquilla” dell’originale, è davvero ben riuscita, con quel refrain che resta un inno di battaglia intatto nella sua forza evocativa. “In The Night” e “End Of Time” lasciano quantomeno indifferenti, mentre “Only For The Rain Crew”, pur se “annacquata”, è comunque un brano dall’impatto energico. Energia che non viene meno, tutt’altro, con “Fight For The Power”, rapida e furiosa cavalcata d’annata. “Only Your Dreams”, pur se in una veste decisamente “commerciale”, è un buon pezzo, con quel refrain così facile da interiorizzare, una calibrata via di mezzo tra smanie di modernità e fedeltà al passato. Chiude la compilation “Rain Are Us”… e qui non posso che confessarvi tutto il mio sconforto per la versione acustica di un brano simbolo del combo bolognese: gli innumerevoli ascolti non son serviti ad altro che a confermare la prima sensazione. Ascoltatela voi e poi vi sfido a non darmi ragione. Peccato.

In conclusione, come ho già detto in apertura, “XXX” è una compilation nonostante tutto piacevole, soprattutto se si prescinde dal confronto con i brani originali: cosa peraltro piuttosto difficile a farsi, in modo particolare per i fan della prima ora. E’ vero, col tempo si cambia, ci si evolve, i Rain non sono gli stessi di 30 o 20 anni fa… ma viene da chiedersi, allora, perchè rischiare, andando a rispolverare il passato, stravolgendolo in questo modo e andando a toccare le corde piuttosto sensibili di noi nostalgici dei bei tempi che furono?

 

Luy C.

 

TrackList

1. Energy

2. Whiskey On The Route 666

3. Blood Sport

4. Rain Revolution

5. The Gate

6. Born To Kill

7. We Want Rock

8. In The NIght

9. End Of Time

10. Only for The Rain Crew

11. Fight For The Power

12. Only Your Dreams

13. Rain Are Us

 

  • Anno: 2011
  • Etichetta: Aural Music
  • Genere: Heavy Metal

 

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