Voto: 7

I Subliminal Fear sono un ensemble pugliese nato nel 2001. Undici anni d’attività divisi tra prove in studio, un demo del 2005 ed un full lenght del 2007 e molte presenze live dove i Nostri hanno diviso il palco con artisti del calibro di NecrodeathDGMHighlord e molti altri.

“One More Breath” è la loro ultima creazione. Prodotto nei DB Studio di Barletta con il produttore Domenico “Moddo” Murgolo e distribuito da SG/Andromeda. Artwork curato da  Raffaele “Raffo” Lattanzio, mastering a cura di Ettore Rigotti presso i The Metal House Studio di Torino.

Sublinal Fear suonano un Death Melodico con al suo interno influenze di Heavy Classico e Thrash. Una combinazione killer, decisamente. L’affiatamento e le capacità tecniche del five-piece di Barletta emergono con chiarezza e colpiscono l’ascoltatore durante lo scorrimento delle dieci tracce del loro album.

Quello che si può riscontrare in questo plotter è un songwriting di altissimo spessore, arrangiamenti molto curati, suoni cristallini e tecnica dei musicisti davvero ottima. Un sound moderno, con chitarre taglienti, cantato in growl alternato a delle clean vocals ed una sezione ritmica compattissima.

Come scritto poche righe più sopra, la loro combinazione tra violenza e melodia è ben riuscita. Da un lato troviamo fucilate come l’opener “Prayers Of Innocent” e la successiva “Ready To Fight”. Due assalti posti in faccia con passaggi aggressivi e di gran impatto. Basterebbero queste due songs per far capire che i ragazzi non scherzano. Soprattutto la seconda canzone ha un groove dato dalle clean vocals ed aperture melodiche che danno respiro al brano rendendolo più epico. La Title Track è un altro episodio dove il connubio potenza/melodia è piuttosto rimarcato. Sfuriate di doppia cassa, cattiveria ed un finale in fade out sincopato sostenuto da un giro di basso portante ed un assolo di chitarra semlice ma efficace. L’intro di tastiera/synth di “Not In Your Hands” non v’inganni…pochi istanti dopo, ed eccoci alla mazzata! Un bel brano tirato,con al suo interno spunti più “ragionati” verso la metà per spezzare gli equilibri per poi tornare a schiacciare sull’ acceleratore.

Un pizzico di In Flames stile Pinball Map lo si può trovare in “Waters Of Solitude”. Altro tassello, leggermente più catchy, soprattutto nel ritornello, che non guasta. “Raving Moment” è più ragionata ed ha un taglio molto moderno con diversi inserti di tastiera ad arricchire il tutto. Anche la settima traccia, “From Joy To Agony” propone lo schema strofa assassina, chorus orecchiabile e pulito. “Before Victim” inizia con un riff simil power per poi prendere il largo con ritmi serrati, passaggi in blast beat, cantato tagliente e nuovamente il ritornello pulito. Più si va avanti ad ascoltare il disco, più mi rendo conto che c’è un fattore che si ripete sistematicamente…ma lo dirò a fine articolo.

Arriviamo alle conclusive “Run Away From This Hate” e “Immutable Event”. Una chiusura all’insegna del dinamismo, efficacia, buone idee. Se la prima contiene più elementi Death, la seconda è diretta ma con diversi spunti puliti amplificati dall’effettistica usata per le voci ed un tappeto tastieristico che amplifica le sfumature che la band propone in questo brano.

Album promosso, senz’ombra di dubbio. I Sublinal Fear hanno realizzato un lavoro valido che non ha niente da invidiare alle produzioni europee. Unico neo, come anticipato precedentemente, è un abusato (secondo me) schema “strofa tirata più ritornello clean”. Non è una pecca vera e propria ma dopo diversi ascolti si rischia di cadere nello scontato. Un pizzico di variazione nella struttura delle canzoni non guasterebbe per rendere la proposta ancora più interessante. Ma a parte questa mia riflessione personale, posso dire che “One More Breath” è davvero un album d’ascoltare ed apprezzare!

 

Daniele Orlandi

 

TrackList

01. Prayers Of Innocent

02. Ready To Fight

03. One More Breath

04. Not In Your Hands

05. Waters Of Solitude

06. Raving Of The Moment

07. From Joy To Agony

08. Become Victim

09. Run Away From This Hate

10. Immutable Event

 

  • Anno: 2012
  • Etichetta:  SG/Andromeda
  • Genere: Heavy/Death Metal

 

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