Voto: 6.5
Dopo il debutto nel 2008 con “Unspoken “, ritornano sulle scene i Resonance Room con un ottimo secondo full-lenght. Negli ultimi anni, nel circuito musicale specializzato si è diffusa questa corrente che deve molto alla scena svedese; infatti questo secondo album risente molto delle influenze di quella scena.
Il disco parte con una traccia molto particolare (“The Great Insominia“): a riff oscuri e quasi noise, seguono influenze progressive e melodie molto cupe, con un ritornello semplice ma efficace. Segue “Cages of Dust”, dove l’intro di pianoforte ci trasporta in un mondo fatto di malinconia e e riflessione; pezzo molto devoto ai Katatonia, un brano ben strutturato dove le tastiere non sovrastano le chitarre e viceversa. Questo denota una buona produzione.
Le tracce seguenti continuano su questo stile; ma quando arriviamo a “Naivety and Oblivion“, ci troviamo sommersi da un bel riff potente e malefico (vicino a certe soluzioni degli Opeth) sorretto da una sezione ritmica molto precisa e anche da una melodia molto accattivante. “ A Picture ” si rivela molto molto particolare; una ballata dall’input molto new wave /dark ma anche molto progressiva. Una intro pianistica, abbastanza psichedelica, ci porta ad una bella melodia (quasi da colonna sonora ) molto essenziale e diretta che si lascia facilmente ascoltare . Arriviamo a “Faded” che musicalmente si rivela simile a “A Picture” ma con un lavoro di chitarre piu’ completo e con inserti elettronici che non guastano, anzi, arricchiscono l’atmosfera e con un grandissimo assolo.
Ci troviamo di fronte ad una ottima band, dotata di una grande capacità compositiva e con grande capacità di trovare melodie semplici ma efficaci . Segnalo inoltre un grande lavoro sulla qualità della produzione/registrazione; infatti spesso ho sentito lavori dove le tastiere coprivano le chitarre o viceversa e qua questo non succede. Da questa band però mi aspetto in futuro una miglior varietà della loro proposta; pur avendo la scena svedese come ispirazione , con queste qualità potrebbe sviluppare con maggior originalità le proprie idee. Nella scena metal esistono tante realtà come i Resonance Room ma, a differenza di molti, i singoli musicisti hanno una grande capacità compositiva; infatti non tutti riescono a creare atmosfere molto cupe ma con belle melodie.
In questa recensione, apposta ho voluto citare pochi nomi di musicisti o band, poichè credo che possano creare un qualcosa di ancora più personale. Ragazzi, vi aspetto presto con un lavoro più vario. Intanto, parlando agli amanti del genere, vi dico di tenere d’occhio questa band.
Domenico Stargazer
TrackList
01. The Great Insomnia
02. Cages of Dust
03. So Precious
04. New Life
05. Naivety and Oblivion
06. Outside the Maze
07. A Picture
08. Unending Loss
09. Prometheus
10. Faded
- Anno: 2013
- Etichetta: My Kingdom Music
- Genere: Gothic/Progressive Metal
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