Voto: 9
Benchè abbiano una formazione abbastanza recente (2010), i Pursuing The End hanno già fatto passi da gigante per quanto riguarda il miglioramento delle tecniche compositive, avendo una crescita costante dal loro primo EP “Dawn Of Expiation”, al quale è seguito il secondo “Withering”. Oggi giungono al loro primo vero e proprio full-lenght, intitolato “Symmetry Of Scorn”.
La band parmense ci propone 10 canzoni che miscelano alla perfezione l’aggressività del Metalcore con la melodia e la delicatezza della musica sinfonica, inserendo poi venature elettroniche riconducibili alla musica Dance e Pop, che comunque non rovinano il sound, ma anzi contribuiscono a renderlo ancora più melodioso e orecchiabile. La registrazione è perfetta, i suoni sono puliti e ciò permette di godere a pieno delle ottime tecniche degli strumentisti e delle voci.
“The Last Truth” apre le danze, partendo con una melodia elettronica che ci prende quasi in giro, facendoci credere di trovarci di fronte ad un certo tipo di album, invece, appena partono gli strumenti, i suoni elettronici vengono completamente inglobati, capovolgendo completamente le nostre aspettative. Da qui in poi, ad eccezione di “In Vain”, che ha praticamente la stezza costruzione con intro elettronico catturato poi dagli strumenti, tutte le canzoni vedono le melodie create dalla tastiera direttamente al loro interno.
“Something Remains” è esplosione di energia, le chitarre viaggiano potenti e melodiche sui ritmi veloci della batteria, che sfrutta spesso i blast beats. La voce growl di Giacomo presente nelle strofe contrasta con la voce soave e angelica di Chiara nei ritornelli, creando una sorta di battaglia tra bene e male che possiamo riscontrare in tutto l’album.
“Cage Of Hypocrisy” e “From The Ashes” hanno un’atmosfera più malvagia e cupa, ma come al solito, la voce di Chiara riesce a far tornare la speranza, come una luce nel buio.
Dopo “In Vain”, già sopracitata, segue “Merciful Vengeance”, in cui ritroviamo i ritmi veloci ed energici visti in “Something Remains”.
“Human Revulsion” ha una natura Thrash Metal, le chitarre sono grintose e sfociano in un assolo davvero di ottima fattura.
“Out Of Control” rallenta un po’ i toni e crea un’atmosfera più malinconica; la voce di Chiara nel ritornello è veramente sublime, calda e dolce.
“Symmetry Of Scorn” è la traccia che da il titolo all’album, e, come spesso accade, fa da summa a tutto l’album. In essa riscontriamo la melodia e la potenza degli strumenti, i suoni elettronici che fanno da sfondo, la voce grintosa di Giacomo che si scontra con quella sinfonica di Chiara; c’è tutto!
A concludere il disco troviamo “Changes”, la quale parte con la melodia di un pianoforte che crea un’atmosfera particolare, come quando ci si rende conto che l’opera sta per finire e il sipario comincia a calare, e ciò ci lascia una vena di tristezza. Qui troviamo anche la voce di Giacomo che passa spesso dal growl al pulito e si unisce a quella di Chiara.
Il conclusione: con una crescita così rapida e un debut album così bello, i Pursuing The End mostrano di voler raggiungere vette importanti molto velocemente. Se con il secondo lavoro riusciranno a confermarsi e a proporre un sound sempre più nuovo e originale come questo, il successo non tarderà ad arrivare.
Lord Hate
TrackList
01. The Last Truth
02. Something Remains
03. Cage Of Hypocrisy
04. From The Ashes
05. In Vain
06. Merciful Vengeance
07. Human Revulsion
08. Out Of Control
09. Symmetry Of Scorn
10. Changes
- Anno: 2013
- Etichetta: Bakerteam/Scarlet Records
- Genere: Modern Metal