Nati dalla fusione di varie entità della scena, estrema e non, torinese, i Rust rilasciano un 6 tracce molto intenso e variegato, edito già nel 2018 da Dusktone.

La proposta musicale trova sicuramente radici espressive e compositive in realtà blasonate quali KatatoniaParadise Lost e Opeth, tanto per citare una triade meravigliosa ed unica che mi ha accompagnato nel mio cammino musicale, ma la mia mente è volata indietro nel tempo di tantissimi anni, sino a scomodare un ensemble norvegese che nel 1995 partorì il suo unico, irripetibile full-length, ovvero i Ved Buens Ende di “Written In Waters”…

I testi cantati con intensa passione da Jotun sono impregnati di introspettività e “melanconica malinconia”, questo dovrebbe già orientarvi e farvi capire che nulla è lasciato al caso.

Non avendo in mano i testi non voglio sbilanciarmi nel considerare “Urstoff” un concept album, certo è, però che c’è un filo sottile e tagliente che lega tutti i brani, una sorta di perdita continua, di smarrimento che, sia nei passaggi più violenti, che in quelli più riflessivi, mi ha imprigionato senza concedermi attimi di distrazione.

I brani sono quasi tutti di lunga durata, ma, come detto, non hanno cadute di mordente, anzi riescono a condurre, dall’inizio alla fine, l’ascoltatore in un mondo lontano dal consueto, merito di una sezione ritmica compatta e di melodie e suoni ben amalgamati.

Non c’è una corsa all’abbellimento a tutti i costi, nessun suono di riempimento, ma tanta, davvero tanta passione in questo meraviglioso lavoro, figlio della Torino più intrigante, non necessariamente nera, ma piena di tante tinte oscure nelle quali perdersi!

Bravissimi Rust!!!

 

Francesco “Yggdrasill” Fallico

 

TrackList

  1. The Bounteus Dearth
  2. Graylight Contourted
  3. No Place Like Death
  4. Windumanouth
  5. Scribed
  6. Wounds Of The Sunken Dawn

 

  • Anno: 2018
  • Etichetta: Dusktone
  • Genere: Black Metal

 

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