Progetto solista di Giorgio Barroccu. Band attiva dal 2001.Dopo due demo e due EP arriva solo oggi al debutto sulla lunga distanza con il primo full lenght.
A mio parere, e la cosa può apparire paradossale, gli sviluppi più interessanti in ambito estremo, in questi ultimi anni, sono arrivati dal black, ovvero da quel genere che, invece, vorrebbe caratterizzarsi per la sua ortodossia.
C’è un’ondata di band che cercano di proporre qualcosa di nuovo, pur continuando a scaldarsi intorno alla nera fiamma. Mi vengono in mente i Gaerea, i Deluge, i Blut aus nord, ad esempio.
Ecco, i Derhead si muovono in questo solco.
I riffs gelidi ci sono, così come i blastbeats feroci e taglienti. C’è pure uno screaming che pare arrivare direttamente dall’inferno.
Ma poi la struttura dei pezzi è più aperta e ragionata rispetto al black tradizionale. Vi sono spesso momenti di “riflessione”, intimisti, e qualche spruzzata industrial e perfino doom.
Il risultato è notevole: un album impegnativo, complessi, coinvolgente. Sicuramente un lavoro di spessore, che richiede qualche ascolto prima di essere apprezzato fino in fondo.
Se proprio dovessi cercare il pelo nell’uovo dovrei dire che i pezzi mancano un po’ di personalità, distinguendosi difficilmente uno dall’altro. Ma è anche vero che ci troviamo di fronte ad una di quelle proposte che vanno prese in blocco, basandosi più sull’atmosfera complessiva che sui singoli episodi
In definitiva: un gran bell’album, che farà la gioia sia dei blackster più tradizionalisti, sia di quelli a cui piace farsi stupire da qualche variazione sul tema.
Maurizio Gambetti
TrackList
- The missing stars
- This chaos is for you only
- The death of Now
- Kingdomless
- Drops of storm
- Containing the whole
- Anno: 2023
- Etichetta: Brucia Records
- Genere: Black Metal
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