Scorrono, per l’ennesima volta negli ultimi giorni sul mio stereo e le mie cuffie, le note di ‘Mask Of Broken Glass‘, il disco di esordio degli Ordahlia Nera; scorrono per l’obbligo che ha il recensore di assimilare e giudicare al meglio possibile quanto arriva in redazione.
Accompagnato da un professionale comunicato stampa, ‘Mask Of Broken Glass‘ si compone di 10 pezzi, di cui una cover, di un sinfonico/gotico heavy metal con voce femminile, alimentando il proliferare di gruppi italiani che affidano il microfono al gentil sesso.
Distribuiti nientepopodimeno che da Universal Music (penso di non aver mai recensito su queste pagine un disco di una major) gli Ordahlia Nera provengono da Milano e oltre alla voce di Vanna Basso, autrice anche dei testi (introspettivi ma anche con tematiche di guerra, amore e natura) sono composti da Ivo Ricci e Michele De Ponti alla chitarra, Alex “Raven” Colombo al basso e Edo Sala alla batteria.
Dicevo dell’obbligo di ascolto a cui è necessario sottoporsi per poter raccogliere più prove possibili a suffragio delle proprie opinioni.
Che non sono positive.
A cominciare dalla produzione, a cui manca quella pomposità e quell’aspetto sinfonico che caratterizzano questo genere: la presenza costante di tastiere andava enfatizzata, invece rimangono in sottofondo, quasi anonime. Le chitarre (ben due) non rilasciano un riff originale che sia uno, relegate a ritmiche banali e sporadici assoli.
Ma la pecca principale è la mancanza di originalità ed energia; si fa fatica a cogliere la struttura delle canzoni e spesso si fa fatica a individuare l’una tra le altre tanta è la piattezza e la monotonia della composizione musicale. ‘I Hear You Call‘ probabilmente vince il titolo di brano migliore, se non altro per un po’ di velocità inserita nel ritornello.
La bella voce di Vanna Basso è però sempre troppo monocorde e non contribuisce a dare personalità ai pezzi, contribuendo alla generale mediocrità.
Non riuscirò mai a capire la necessità di fare cover, soprattutto in un disco di esordio; quando poi i risultati sono tremendi come questa versione di ‘The Look‘ dei ‘Roxette‘ rimango ancor più sconcertato. Spero che sia stata una imposizione della Universal Music.
Occasione persa quella degli Ordahlia Nera, non capita spesso di poter debuttare con alle spalle tanta potenza di fuoco; ma questo ‘Mask Of Broken Glass‘ non aveva ancora le caratteristiche di prodotto finito.
Mask of Broken Glass rappresenta la nostra fragilità, il desiderio di nascondere il proprio Io solo per compiacere gli altri. In realtà chi ci conosce riesce a vedere oltre quella maschera di vetro e prima o poi tutto si frantuma e ci fa apparire per quello che siamo. Dovremmo essere sempre onesti, prima di tutto con noi stessi, accettarci e se possibile migliorare.” (Vanna Basso)
Ecco, esatto, migliorare!

Filippo Marroni

Tracklist

  1. Thorns
  2. Elizabeth Ann Short
  3. Follow this path
  4. Bloody nightmare
  5. Alone
  6. Don’t look back
  7. My angel comes
  8. The way of doom
  9. I hear you call
  10. The look
  • Anno: 2023
  • Etichetta: Universal Music
  • Genere: Symphonic Metal

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