La transumanza è il complesso di migrazioni stagionali del bestiame dai pascoli di pianura a quelli montuosi e viceversa.
I mesi si alternano tra momenti di pace e tranquillità e periodi di tormenti e inquietudini.
A settembre si prepara il viaggio di ritorno, iniziano le prime piogge alternate alla nebbia, ci si conta irrequieti per l’imminente ripartenza. (‘La Scasata‘)
Ottobre: siamo in viaggio, euforici per il periodo di meritato riposo che ci attende dopo la lunga stagione lavorativa (‘Transumante‘)
Novembre: finalmente a casa, ci si abbandona al dolce far niente (‘Preghiera Pagana (Dell’Abbandono)’)
Dicembre: fa freddo, è buio, le notti sono lunghe, vissute con inquietudine (‘Il Gran Tratturo Magno‘)
Gennaio: si consuma il vero riposo, rilassante, con la consapevolezza che la parte più buia dell’inverno sta per finire (‘Cantico Tra Cielo E Mar’)
Febbraio: c’è euforia per l’imminente ripartenza, c’è odore di primavera (‘I Regi Tratturi’)
Marzo: arriva la primavera e l’allegria; inizia la nuova stagione che culminerà con l’estate (‘Preghiera Pagana (Del Ritorno)’).

Coltivando le proprie radici nelle tradizioni del Sannio, si chiude la trilogia (dopo ‘La Tavola Osca‘ e ‘Le Forche Caudine‘) di Vittorio Sabelli e dei suoi Dawn Of A Dark Age con un’opera ambiziosa e prettamente folk, con la musica al servizio della storia e delle vicende raccontate.
I mesi della ‘Transumanza‘ scandiscono precisi momenti e stati d’animo.
La musica, che lo stesso Sabelli definisce Iconoclastic Avantgarde Black, è una coinvolgente miscela di canto popolare, jazz, folk e black metal che fa da sfondo ad atmosferiche bucoliche e talvolta incredibilmente epiche. Una stupefacente capacità compositiva ben realizzata dai musicisti che accompagnano l’ideatore del progetto. Già la prova vocale merita un encomio con il possente scream di Emanuele Prandoni cui fanno da contraltare le voci femminili pulite di Nicole Massanisso e Alessandra Santovito, mentre la batteria di Diego Tasciotti passa con semplicità da sfuriate black a ritmiche jazzistiche. Incredibile l’alchimia che permette ai più svariati strumenti come il clarinetto, il contrabbasso, il trombone, la zampogna, di fondersi magicamente in una atmosfera unica ma caratteristica dei Dawn Of A Dark Age.
Un disco da gustare come le pagine di un buon libro di letteratura o un film d’autore, con la sorpresa finale che lo racchiude tutto quanto.

Doveroso l’elenco dei musicisti ospiti di uno dei dischi più belli ascoltati negli ultimi tempi:
Sparda: cori;
Mattia Milizia: eufonio, trombone;
Geoffroy Dell’Aria: zampogna;
Vittoria Nagni: violino;
Graziano Brufani: contrabasso;
Marco Molino: percussioni;
Angel Malak, Alessandro Sforza, Gianluigi Dezzi, Marco Liazza: cori.

Filippo Marroni

Tracklist:

  1. La Scasata
  2. Transumante
  3. Preghiera Pagana (Dell’Abbandono)
  4. Il Gran Tratturo Magno
  5. Cantico Tra Cielo E Mar
  6. I Regi Tratturi
  7. Preghiera Pagana (Del Ritorno)
  • Anno: 2023
  • Etichetta: My Kingdom Music
  • Genere: Iconoclastic Avantgarde Black

Links:

Facebook
Instagram
Spotify

 

 

Autore