Il Segno del Comando è una storica band di dark rock progressivo italiano. Ogni amante del rock, progressive rock e metal italiano ha imparato a conoscere questa formazione che è riuscita a regalarci delle opere musicali di una certa importanza. Una grande band che la leggendaria Black Widow Records, nei tanti anni di attività, ci ha regalato e che ha saputo valorizzare nel tempo. I nostri sono dei musicisti di altissimo livello e sono dotati di una cultura letteraria che ha influenzato, oltre al richiamo del famoso sceneggiato horror/thriller, la composizione delle proprie opere.

La band genovese. dopo “L’incanto dello Zero”, ritorna in scena con ‘Il Domenicano Bianco‘. Opera, come le precedenti, ispirate dalle opere letterarie dello scrittore Gustav Meyrink, Dopo una piccola introduzione, veniamo alla recensione vera e propria. “Il libro color cinabro” è una bellissima introduzione che è capace di colpire l’ascoltatore poichè, grazie anche alle sue influenze cinematografiche e medievali, contiene elementi che convergono sia nel ramo delle colonne sonore che del rock progressivo. Le tastiere e la bellissima effettistica vengono sorrette da una notevole chitarra acustica che sprigiona incantevoli note che prendono forza da sonorità oscure e progressive.

La bianca strada” sembra riprendere elementi del disco precedente e, con grande interesse, i riff di chitarra sembrano ispirarsi al materiale di una band leggendaria del rock progressivo italiano: Le Orme. Le notevoli parti di basso e le magiche tastiere creano un possente tappeto sonoro che permette al cantante di esprimersi al meglio. Grande il lavoro della sezione ritmica che sembra veramente ispirata e, con grande esperienza, influenza l’intera band nella prestazione musicale. Musicalmente si sente una continuità con il disco precedente ma, con grande ispirazione e tecnica, la band genovese ha arricchito il proprio sound. Gli assoli di chitarra sembrano riecheggiare i migliori momenti della musica degli anni 70 e il lavoro delle tastiere è decisamente notevole. Gli stacchi e i cambi di tempo danno quel tocco in più. Ottima song degna de Il Segno del Comando.

L’attacco de “Il Domenicano Bianco” riecheggia i grandi Genesis di “Selling England by the pound“e risulta, ascolto dopo ascolto, una song dal sapore antico. L’introduzione profuma del miglior progressive rock e l’attacco, quasi hard rock, colpisce nel segno. La sezione ritmica è veramente spedita e il corposo suono del basso caratterizza l’intero brano. I cori sono riuscitissimi e, con grande capacità, sono stati inseriti nei momenti giusti. Le liriche sono state ben costruite ed elaborate secondo il concept del disco, L’opera di Gustav Meyrink è stata ottimamente presa come fonte d’ispirazione per questo interessante disco.

Ofelia” è uno dei migliori momenti del disco. Le tastiere, i dolci arpeggi di chitarra e la voce del singer creano una musica raffinata e dotata di forti melodie che vengono valorizzate anche dal valore del basso di Diego Banchero. Il sound della band genovese è oramai riconoscibile così’ come quello del grande dark progressivo italiano. Brano riuscitissimo che riesce a spezzare il disco tra brani più complessi e progressivi a quelli più melodici e incantevoli.

Il Segno del Comando, con “La testa di Medusa”, ci regala un brano strumentale di tastiere che ricorda i grandi Emerson, Lake & Palmer e i Goblin. Inquietante quanto lo sceneggiato RAI a cui si deve l’ispirazione della band ligure. Dopo la frenetica, riuscitissima e ipnotica (notevole il lavoro tra basso e batteria) “Il dissolvimento del corpo con la spada” la gobliniana “Missa Nigra 2023”. Questo fantastico brano sembra uscito dal capolavoro dei GoblinRoller”. Veramente un grande pezzo dove tutti i musicisti danno il meglio di sé stessi. Notevole l’assolo di chitarra così come gli stacchi della sezione ritmica. Song dotata di un testo accattivante e oscuro così come gli stacchi finali tra chitarra, basso e batteria. A chiudere “Solitudine”. Inquietante outro che sembra uscita dalle migliori colonne sonore di Fabio Frizzi. Ottimo lavoro di questa storica band !

Domenico Stargazer

Tracklist:

  1. Il Libro Color Cinabro
  2. La Bianca Strada
  3. Il Domenicano Bianco
  4. Ofelia
  5. La Testa di Medusa
  6. Il Dissolvimento del Corpo con la Spada
  7. Missa Nigra 2021
  8. Solitudine
  • Anno: 2023
  • Etichetta: Nadir Music/Black Widow Records
  • Genere: Dark progressive rock

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