I Run After To sono una band leggendaria che ha creato, assieme al Paul Chain Violet Theatre e altre storiche band, il dark sound italiano. Essi pubblicarono il mitico EP “Gjinn e Djinn” e, nel 2014, venne pubblicata una bellissima raccolta con il materiale relativo al primo periodo. La Aua Records, per la collana Italian Metal Heroes con grande passione e con grande entusiasmo, è riuscita a trovare un album inedito della band pesarese che, a differenza del materiale precedente, si discosta dal vecchio sound per abbracciare nuove sonorità ; infatti, in questo disco inedito, possiamo sentire tantissime nuove influenze (dallo street rock al punk) che riescono a rendere il sound molto personale e che, con mio grande e piacevole interesse, risulta essere anche contingente rispetto ad altre band dell’epoca. L’ascolto di questo disco risulta essere decisamente gradevole e avanti rispetto alla scena musicale italiana dell’epoca.

Seven a.m” è una breve ma intensa intro che riesce, grazie ad atmosfere molto devote alle colonne sonore dei film del grande John Carpenter a portarci nell’oscuro mondo del vecchio dark sound italiano. Sonorità che, rispetto al sound estero, è sempre stato più variegato e decisamente piu’ ancestrale. Questa combinazione di strings/synth e di piccole parti elettroniche funziona a meraviglia. I ritmi sensuali di “Jennifer” ricordano il miglior rock sound degli anni 80; infatti l’inizio, con una batteria ritmata e dritta, e i riff di chitarra ricordano i grandissimi The Cult! Ottimo il lavoro della sezione ritmica e decisamente gradevole quel retrogusto di rock anni 60/70 (The Kinks, The Wire) che ci riporta indietro. Riuscitissimo l’intervento, a metà del brano, della tastiera e ben congegnato il lavoro del basso che, con buona ispirazione, crea un bel tappeto sonoro. Anche il vocalist è ispirato e dimostra di prendere ispirazione dai grandi del passato. A Tratti sembra di sentire il mitico Russ Ballard degli Argent! Ottimo brano rock dalle tinte new wave.

Same Old Lie” non è nient’altro che la versione originale del brano che il Maestro Paul Chain aveva inserito nello storico EP “Detaching from Satan “: “Occultismo”. Rispetto alla versione dell’artista doom, il brano possiede delle venature più hard rock e dei ritmi decisamente più spediti. Versione molto interessante anche per l’ingresso, in alcuni punti, delle tastiere che, con grande capacità, intervengono con mestiere e permettono anche al vocalist di esprimersi con bei cori e parti vocali. In alcuni momenti sembra di sentire quello che, anni dopo, sarebbero stati i Mother Love Bone. Altro brano dalla matrice hard rock anni 70. Curiosa versione questa!

Problem Child” inizia con bellissime parti di basso che profumano di grande hard rock/wave anni 80! Interessante questo brano perché, a tratti, ricorda molto il sound di una loro band concittadina: i Boohoos. Ottimo il lavoro della sezione ritmica e del vocalist che, con grande mestiere, svolge un ottimo lavoro. Belle le parti alternate di chitarra elettrica ed acustica. I Run After To hanno avuto la capacità essersi rinnovati. Potevano continuare a suonare con il loro dark sound/doom ma questo cambiamento dimostra che la varietà musicale è molto importante per un musicista. Questo cambiamento, nonostante l’altissimo livello del materiale precedente, risulta gradevole e decisamente riuscito. Grandissimo hard rock!

Southern side of the hill” inizia con un arpeggio nostalgico a cui seguono parti vocali che, vagamente, ricordano il grandissimo Andy Wood dei Mother Love Bone. Ispiratissimo il lavoro della sezione ritmica e delle chitarre che, in alcuni momenti, sembrano anticipare quella che sarebbe stata la migliore musica rock degli anni 90, I Run After To sembrano, pur non rinnegando il proprio passato, prendere ispirazione dalla miglior musica di quegli anni e la sanno rielaborare in una veste del tutto italiana. Bella e notevole la cavalcata, quasi di matrice heavy/hard, e da segnalare il lavoro del bassista che dimostra di sapere il fatto suo. Ottimo l’ingresso delle tastiere che riescono, in maniera originale, a rendere ancora più originale il brano. Grandi!

Dopo l’ottimo hard rock/alternative di “Downtown scene” (sorprendentemente dalle influenze Faith no More e street/punk) l’ottima ‘Dreams die at dawn‘ che prende vita da riff di chitarra di matrice street rock per poi sfociare nel miglior hard rock anni 70. Notevoli i ritornelli creati dal vocalist e che, in un certo senso, ricordano anche le migliori band punk del periodo; infatti, in alcuni punti, sembra di sentire un po’ di RamonesThe Damned. Brano decisamente orecchiabile e funzionale al cambio di genere della band. Bello il lavoro delle tastiere che arricchiscono il rock sound con delle parti più stoner e glam rock.

In “Back from Hell” si sente un po’ di dark sound e riff sabbathiani. Un po’ come il sound del loro esordio ma reso attuale, fresco, innovativo e al passo con i tempi. Il lavoro della sezione ritmica è degno di nota così come il lavoro, in tutto il suo complesso, dell’intera band. I rallentamenti, a metà del brano, sono decisamente oscuri e teatrali cosi’ come l’assolo di chitarra risulta essere ispirato poiché riprende, con sapienza e capacità esecutiva, la melodia del brano. Uno dei brani più riusciti dell’intero disco.

She’s goin away” è un grande brano street rock dalle venature punk. A rocciosi riff di chitarra, a tratti si sente il sound del miglior hard/glam anni 80 (Hanoi Rocks), segue un grande lavoro della sezione ritmica e del cantante. Le melodie sono riuscitissime così come i ritornelli risultano essere immediati, freschi e diretti. Una composizione che sa essere molto avanti per l’epoca.

A chiudere la notevole ‘Piper in the Jungle‘. Una intensa ballata che sa pescare dal migliore David Bowie fino ai primi Pink Floyd (quelli di Syd Barrett).

Un grandissimo lavoro quello di Italian Metal Heroes e della AUA Records che, oltre all’aver recuperato altre tantissime perle dell’heavy metal italiano, hanno ristampato questo album inedito di una band decisamente importante per la scena musicale italiana.

 

Domenico Stargazer

 

Tracklist:

  1. Unknown Origin
  2. Jennifer
  3. Same Old Lie
  4. Problem Child
  5. Southern Side Of The Hill
  6. Downtown Scene
  7. Dreams Die At Dawn
  8. Back From Hell
  9. She’s Goin Away
  10. Piper In The Jungle
  • Anno: 2024
  • Etichetta: AUA records
  • Genere: Hard Rock Heavy Metal Doom

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