Disco molto interessante e di grande groove quello dei Rusty Nails; infatti la band toscana con “Seasons Of Hatred’ ci regala un ottimo album che con sapienza prende ispirazione dal migliore Metal americano degli anni 80 (Metal ChurchMetallica in primis) riuscendo a creare dei brani di ottimo livello ma soprattuto personali.

Ogni singola traccia è pervasa da atmosere metalliche di grande livello e il merito va anche dato alla qualità dell’intera registrazione e masterizzazione. Compiti fondamentali che sono stati affidati al Redwall Studios di Livorno (Nik Capitini) e al 16th Cellar Studios di Roma (Stefano Morabito).

Dopo una epica introduzione, i nostri ci portano nel loro mondo con due pezzi da novanta. Il primo ‘Years Of Rage‘ che, come una macchina del tempo, ci porta ai tempi di ‘Master of Puppets‘ dei Metallica e di ‘The Dark‘ dei Metal Church, infatti da ritmi cadenzati e oscuri nascono riff di chitarra al vetriolo e linee vocali da brividi. Questo è puro Acciaio!!!! Come si dovrebbe suonare il vecchio thrash/speed americano.

Day Of Punishment‘  è una rasoiata dove armonizzazioni di chitarra e melodie vocali azzeccate fanno decollare il brano e permettono all’ascoltatore di entrare direttamente nelle note suonate. Questa è la giusta attitudine! Grinta ma soprattutto convinzione in quello che si sta facendo. La Musica non è una questione di tecnica ma di cuore.

Dagon‘ è uno dei brani piu’ moderni e riusciti dell’intero lotto. Per moderno intendo che il mood della song ricorda non poco i Nevermore, infatti la voce di Paolo Billi e gli  arpeggi malinconici di chitarra, a mio avviso, trovano parecchie similitudini con la band americana. Dopo una parte melodica, la schizofrenia e la potenza del miglior metallo entra nella mia testa con prepotenza. Composizione di altissimo livello!

Potenza oscura e metallica che ritroviamo anche con la seguente ‘Mind Control’ brano caratterizzato da parti strumentali di grande tecnica ma mai banali.
La sezione ritmica è precisissima ed efficace, il drummer Federico Viviani è una macchina da guerra e la stessa cosa vale per i due chitarristi (Claudio Della Bruna e Matteo Santoni) e per il bassista (Alessandro Crecchi).

Out Of This World‘ è un brano di grande intensità dove melodie malinconiche incontrano riff di chitarra che sembrano ispirarsi alle migliori band della NWOBHM ma senza essere scontati e aggiungendo quel pizzico di energia metallica che fu la grande caratteristica di alcune prestigiose band americane dei primi anni 90. Song di grande presa.

A concludere questo ottimo album troviamo altri due pezzi da novanta: ‘The Outer Lords‘ e ‘The End Of All Days‘. Brani che racchiudono elementi essenziali per chi compone musica (non solo Metal): capacità compositiva, sound convincente e quel pizzico di ispirazione che riesce a far capire la differenza tra chi possiede un talento e chi ha solo studio.

Un applauso per i Rusty Nails e per l’etichetta Sliptrick Records. Concludo questa mia recensione con grande entusiasmo e spero che questo album si possa trovare in ogni scaffale di ogni amante del metallo italiano .

 

Domenico Stargazer

 

TrackList

  1. Minutes of Hatred
  2. Years of Rage
  3. Day Of Punishment
  4. Dagon
  5. Mind Control
  6. Out Of This World
  7. The Outer Lords
  8. The And All Of Days

 

  • Anno: 2018
  • Etichetta: Sliptrick Records
  • Genere: Heavy Metal

 

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