Claudio Ravinale (già cantante dei piemontesi Disarmonia Mundi, band affermata nel panorama mondiale del Melodic Death Metal), dopo l’esordio nel 2021 sempre a nome Infernalizer con “The Ugly Truth“, si ripresenta al pubblico con questo nuovo album, la cui copertina sintetizza una questione purtroppo tanto drammatica quanto attuale.

A parte l’ultimo pezzo e quello iniziale che fungono da outro ed intro, le altre canzoni, per esplicita ammissione nelle note di accompagnamento, poggiano fortemente su una base metal anni ottanta con qualche alleggerimento verso un Hard Rock tendenzialmente radiofonico. L’uso ampio delle tastiere ci fa venire in mente gruppi come i Children Of Bodom in relazione al fatto che appare evidente, comunque, il legame tra il nostro front man ed il mix fra il Melodic Death metal ed il Power Metal.

What Did You Expect“, a parte la timbrica del cantato, nel pre – chorus, strizza l’occhio, con una punta di rallentamento, ad un master pièce come “Breaking The Law“, nel prosieguo invece presenta un impianto armonico che può ricordare i Kiss di metà anni ottanta per l’appunto.

Le sonorità, ben inteso, sono sempre allineate ai tempi moderni e se in alcuni casi la distorsione della chitarra può essere paragonabile a quella di Sorychta, chitarrista e produttore molto apprezzato a cavallo del nuovo millennio, in generale assistiamo ad un pregevole bilanciamento fra gli In Flames e i Sentenced, soprattutto per la ricerca di atmosfere delineate dagli intrecci fra tastiera e chitarra. Anche la title track non si discosta più di tanto da queste strutture e sicuramente la voce cavernosa di Ravinale dà ai pezzi un tocco di ruvidezza che non guasta e che, se mancasse, farebbe aleggiare sull’album intero un alone di music dark un po’ barocca e ridondante.

Per concludere possiamo dire che sono pezzi questi che si fanno ascoltare con onestà di intenti e tranquillità di ascolto, trovo vagamente monocorde il cantato (ma d’altronde de gustibus…) e tendenzialmente ripetitiva la proposta in generale; nella musica stessa, a onor del vero, esistono, naturalmente, intrinseche tendenze alla ripetizione: le nostre poesie, le nostre ballate, le nostre canzoni ne sono piene. La musica classica, così per dire, contiene ripetizioni e variazioni a ogni piè sospinto, e i nostri più grandi compositori sono maestri della ripetizione. Le filastrocche, i canti e le canzoncine che siamo soliti insegnare ai bambini hanno sempre un ritornello. Siamo attratti dalla ripetizione, anche da adulti, vogliamo stimolo e ricompensa. Ripetizione come sinonimo di sicurezza, una confort zone di cui abbiamo sempre emotivamente bisogno.

Leonardo Tomei

 

Tracklist:

  1. Season Of The Witch
  2. The Dark Passenger
  3. What Did You Expect
  4. Moon Of Blood
  5. After Dark
  6. What We Do In The Shadows
  7. Death Wish
  8. This Is My Yard
  9. Falling In Slow Motion
  10. Sky Burial
  • Anno: 2023
  • Etichetta: Rockshots Records
  • Genere: Gothic Dark Metal

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