Un’altra pagina nell’enorme libro del Punk Rock è stata scritta; nulla di eccezionalmente innovativo ma d’altronde così è se vi pare e se non vi piace potete tranquillamente starne alla larga. Chissà quale origine ha il nome del gruppo: forse ha preso spunto dalla omonima band metal a stelle e strisce che è stata attiva per pochi anni con all’attivo un solo album (combo nato dalle ceneri dei Racer X), oppure ha mutuato il proprio moniker dall’album del 1978 di Siouxie And The Banshees, viceversa da una traccia dei Poison ovvero, infine, da una traccia di un dvd dei Radiohead… Chissà, ai posteri l’ardua sentenza.

Il trio Power High Energy Rock and Roll proviene (come si evince dalla pagina Facebook della band) da Guardamiglio un comune italiano di poco meno tremila anime situato a sud ovest della provincia di Lodi.

Con questo “Whellcome” giungono al loro terzo full – length con una manciata di canzoni (escludendo la prima che è nè più e nè meno che una introduzione didascalica del genere) che mischia un po’ di cose e di elementi shakerando le caratteristiche generali del Punk e del Hard Rock. Si passa dalla pura energia scanzonata del sunny Punk californiano con ritmi incalzanti e melodie orecchiabili ad atmosfere più cupe, oscure ed aggressive.

Tutto l’album ed il suo totale lavoro è stato realizzato al Toxic Basement Studio sito a Carate Brianza (MB) dove fra l’altro è stato registrato anche il primo lavoro del gruppo.

I tre (Edoardo Ferri basso e voce, Francesco Carrabba batteria e Simone Bardella alla chitarra) hanno voluto con questa canzoni – come si legge nelle note – coprire una vasta gamma di emozioni, tutte con uno scopo comune prima che arrivi il momento per tutti di leggere il segno “Whellcome“, che significa benvenuto all’inferno, è importante ricordarsi di vivere ogni giorno al massimo, sia nei momenti belli che in quelli brutti, negli incubi e nei sogni, nella gioia e nella rabbia.

In effetti la distorsione della chitarra che ricorda molto l’incipit di “Wild Side” dei Motley Crue riporta un po’ a quella ruvidezza giovanilistica problematica acnosa, mentre l’incedere a – la Bad Religion mischia momenti sia brutti che belli per l’appunto.

Come avrete capito siamo dentro l’universo sconfinato ed infinito del Punk Rock con tutto quello che ne consegue.

Buon ascolto

Leonardo Tomei

Tracklist:

  1. Shooting Stars
  2. The Sky Has Fallen
  3. Go Out…Go Mad
  4. Underdogs Hymn
  5. All A Nightmare
  6. The Best Of Me
  7. Never Give In
  8. Dirty Dreams
  9. If It’s The End Of The World
  • Anno: 2024
  • Etichetta: Sliptrick Records
  • Genere: Punk Rock

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