Ennesimo nuovo progetto all’esordio discografico di stampo black.
Provengono da Brescia e dopo varie esperienze Enrico Pinelli (voce), Julian Polonioli e Cristian Della Noce (chitarra), Riccardo Cremaschini (basso) e Andrea Adriano Salvagni (batteria) si formano e suonano sotto il monicker Ardeat dal 2021.
A partire dalla splendida copertina il concept ruota attorno all’atto di hybris (ὕβρις), l’orgogliosa tracotanza che porta l’uomo a presumere della propria potenza e fortuna e a ribellarsi all’ordine precostituito dalle divinità.
L’ apoteosi è lo strumento attraverso il quale l’uomo prova ad elevarsi a un piano esistenziale superiore e ampliare la sua conoscenza dell’universo. Ma invano.
Apotheosis‘ affonda le sue radici nella mitologia e nella tragedia greca delle età arcaica e classica, esplorando la condizione umana di fronte alle forze sovrannaturali e al destino, attraverso figure divine ed episodi bellici che hanno segnato l’immaginario antico. Ogni brano si fa eco di miti e drammi che hanno attraversato i secoli, restituendo un affresco epico e oscuro.
E la musica rispecchia alla lettera epicità e oscurità attraverso un black sì furioso ma tinteggiato di melodie, pause e inserti metal maideniani. A volte l’energia esplode in un cataclisma sonoro per collassare su attimi di pura contemplazione, quasi silenziosi, lasciando spazio ad una introspezione profonda.
Sic Transit Gloria Mundi‘ apre il disco con un riff ammaliante e qui si intravedono già quelle melodie maideniane di cui sopra, fino a trasformarsi nella veloce ‘Hyperion‘, una rasoiata tipicamente black interrotta da inserti melodici che lascia intendere quale sarà lo svolgimento dell’ intero album, violento quanto armonioso, caotico quanto organizzato.

Immergetevi per esempio ‘Nell’Ora Dell’Epilogo‘, una mini-suite che oltre all’impressionante qualità esecutiva degli Ardeat si ispira ai ‘Sette contro Tebe‘ di Eschilo: sette guerrieri, le Erinni che vegliano sulla rovina e la follia che si abbatte sui condottieri ma soprattutto il compimento della maledizione di Edipo che si attua inesorabile nel duello tra Eteocle e Polinice, fratelli che si uccideranno a vicenda.
La title-track ‘Apotheosis‘ celebra la pesantezza e la gloria di un black metal mai così complesso, articolato e profondo, una vera sorpresa meritevole di grandi palcoscenici.
Colpisce sia la qualità della composizione delle canzoni che la loro relativa facilità di ascolto. La bonus track ‘Atlantide‘, cover di un vecchio pezzo di Franco Battiato, ci indica la preparazione e la cultura musicale degli Ardeat, che non è solo metal.
La produzione, affidata ai Realsound Studios, restituisce ogni sfumatura di questa complessa partitura, dal sussurro più intimo al fragore più devastante.
Un disco che non può non piacere se gustato nella propria interezza, cogliendone la propria missione di racconto, visione e messaggio.

 

Filippo Marroni

 

Tracklist:

  1. Sic Transit Gloria Mundi
  2. Hyperion
  3. Ignis Fatum
  4. Nell’Ora dell’Epilogo
  5. Hekate
  6. Apotheosis
  7. Et In Arcadia Ego
  8. Atlantide (Franco Battiato cover)

 

  • Anno: 2024
  • Etichetta: Wormholedeath
  • Genere: Black Metal

 

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